E dopo tutta questa fatica agreste , una pausa rilassante con la continuazione della FIABA:

... passava le ore a studiare una pozione magica insieme alla strega di Biancaneve. Usarono di tutto: mele, code di topo, finocchio, polvere di stelle. Si stavano avvicinando alla soluzione.
E, mentre il pentolone bolliva e bolliva, Achille chiese al Genio della lampada: “Ma non riesci a realizzare nemmeno un desiderio? Tu che sei già blu, magari il sangue blu ti fa un baffo. Proviamo? Puoi far guarire tutti quelli che sono in ospedale?”.
Il genio fece tutto quello che doveva fare.
Il cielo brillò per un attimo di stelle e lucine.
Poi Achille chiamò in ospedale, ma gli dissero che non tutti erano guariti.
“Allora non sei più il genio di una volta!”, disse.
Arrivò Einstein con un marchingegno di sua invenzione. Era una lente speciale che vedeva il colore del sangue. Purtroppo quello del sangue del genio era... blu, il mostro lo aveva colpito, e si era anche impossessato dei suoi poteri.
Il genio tornò nella sua lampada per non contagiare nessuno dei suoi amici speciali.
La Fata Turchina e Trilli sbatterono le ali arrabbiatissime.
“Ma la rabbia”, disse Merlino, “non ci aiuterà a combattere questo mostro. Non ci aiuterà, e non lo farà nemmeno la negazione, le lamentele o le critiche.
L’unica cosa che ci aiuterà è stare uniti, senza attaccarci l’un altro, senza guardare agli errori, ma pensando sempre alle possibilità. Cosa possiamo fare? Che parole possiamo spargere nel mondo? Come possiamo sostenere tutti quelli con il sangue blu, soli in ospedale?” ...

Daniele, sicuramente impara di più a stare con te che andando a scuola!
Bravo nonno! Che bello poter trasmettere le proprie passioni alle generazioni future!

Ieri ho visto un film del 2012, Contagion se vi capita di vederlo ( in rete si trova facilmente sui Torrent..) rimarrete stupiti...di tanta coincidenza.. di 8 anni fa

E dulcis in fundo ... la conclusione della FIABA:

... La città si fermò del tutto. Finalmente. E gli angeli immensi e grandiosi, che ogni giorno lavoravano in ospedale, ebbero un po’ di tregua. E così gli alpini, la protezione civile, tutte le cassiere e i magazzinieri dei supermercati, i corrieri, gli operatori ecologici e tutti quelli che non potevano restare a casa.
E tutte le persone in ospedale con il sangue blu cominciarono a sentire di essere sostenuti, non solo lì dentro, ma anche fuori. Da ogni singolo bergamasco.
Erano soli fisicamente, ma l’intera città tifava per loro. Sarà che con la sospensione del calcio, anche tutti i tifosi dell’Atalanta si trovavano senza nulla da fare e così il tifo per i bergamaschi in ospedale con il sangue blu era ancora più forte.

Tutte le fiabe finiscono con ‘e vissero felici e contenti’.
A noi piacerebbe scrivere ‘e vissero sani e contenti’. Ma siamo scaramantici, e questo è quello che ci auguriamo per la nostra città, per il nostro Paese, per questo mondo che ci ospita.
Per ora, restiamo a casa e ricordiamo che la vera battaglia la stanno facendo le persone in ospedale, con medici e infermieri.
Questa fiaba è per ognuno di loro.
Noi continuiamo a sperare nella magia e nel lieto fine.
Perché nessun mostro dalle 19 vite può toglierci speranza e sogni. Soprattutto ora che abbiamo un sogno comune.

(Fiaba creata da Marcella Panseri)

Bella la fiaba Lucia, mi piacciono le fiabe
....speravo in un lieto fine ma........c'è un finale di speranza.
Grazie per averla postata.

Bella la fiaba...non ci resta che...sperare sempre e tener duro fino alla fine!!

... e il lieto fine della fiaba lo scriveremo tutti insieme.

Molto bella! Grazie
Ciao Fabry

Vorrei solo dire che questo benedetto corona, non solo ci costringerà ancora in autoquarantena ma...lascerà molti esercenti in difficoltà economiche e sarebbe giusto cercare tutti di fare il possibile per risollevarci dando una mano ( Tanto anche questa volta si è capito che sarà solo la buona volontà degli Italiani a farci uscire dal pantano ) ! Morale...anche quando andiamo a fare spesa...vorre invitarvi a rivolgervi a prodotti ed esercenti del nostro bel Paese, se possibile...ben vengano i piccoli esercizi...altrimenti, forse, sarà utile ricordare la tabella che allego.

Ottimo Lucia , bella fiaba, ma anche per Domenico , che ha fatto benissimo a farci riflettere !

Bellisima la Fiaba . . . e . . . Concordo pienamente con il Film CONTAGION . . . . Verosimilmente . . . .

Autore - Sandro Pertini

nella vita talvolta è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza

Già!! Io, caratterialmente, sono sempre propenso al sorriso e a lottare con fiducia convinto che tutto è superabile ma...devo confessare che ora, in alcuni giorni, mi sento stanco, sfiduciato, e preoccupato ! Non manca giorno che mi sento chiamato a dare una mano ( per quello che posso ) a chi è in difficoltà sempre maggiori e reali e ancor oggi un amico ristoratore ha chiesto il mio aiuto confessandomi di essere allo stremo... Si fa ciò che si può..finché si può..e non vorrei angustiarvi ma a volte temo che ci sveglieremo da un incubo solo per affrontare una realtà ben peggiore dell'incubo stesso!
( Se potete, perdonatemi la "tirata" ma devo sfogarmi...almeno con la tastiera!...Domani è un altro giorno!)

grazie per questa lezione di vita.....................

Credo che sia meglio guardare le etichette di ciò che si compra anzichè il nome del supermercato, se proprio si vuole aiutare le aziende Italiane.
Perchè i supermercati oggigiorno non si sa sempre a quale nazione appartengano.
Infatti altri paesi come la Germania, hanno fatto manbassa di molti marchi di ogni genere di prodotto.
Per esempio la Esselunga, nata in Italia, per qiello che ho capito e come si legge sulla stessa wikipedia adesso appartiene ai Frncesi. Carrefour.

Da wikipedia:

Apre il primo supermercato di una catena di GDO. Si trovava a Milano in viale Regina Giovanna, la società si chiamava Supermarkets Italiani che oggi è meglio nota come Esselunga. Questo punto di vendita, quasi 50 anni dopo l'apertura, è stato ceduto al Gruppo Rewe con insegna Billa ed infine al gruppo Carrefour.

Invece se uno da uno sguardo ai prodotti, prodotti e non solo confezionati in Italia, allora sì che si darebbe una bel calcio in culo ai tedeschi.

Io sono per questo tipo di idea: abbiamo i migliori prodotti del mondo, perchè comprare prodotti esteri solo per una questione di prezzo? Scegliamo il meglio scegliamo Italiano.