Anch'io sto cercando il libro che hai citato, Antoine de Saint-Exupéry è il Principe (piccolo) degli umanisti, soprannominato Pizzicalaluna, per il suo naso che puntava sempre verso l'alto.

Il piccolo principe è il suo libro più conosciuto ma "Terra degli uomini" (titolo originale "Terre des Hommes") è il mio preferito. Un altro bel libro suo è "Volo di notte" (Vol de nuit).

Bella conversazione, della quale colpevolmente mi accorgo solo ora... Antoine de Saint Exupéry è stato un autore del quale ho letto durante la mia adolescenza... Ricordo che dovevo leggere per compito estivo il Piccolo Principe, ero molto scocciato della cosa, ma iniziato il libro non riuscivo a staccarmene. Poi ho acquistato Volo di notte ed è diventato il mio idolo per un'estate di sogni ad occhi aperti. (Preso da un attimo di follia, tempo fa volevo acquistare la serie limitata IWC dedicata al Piccolo Principe... mi sono tuttavia ritirato con perdite dopo la visita al concessionario )

Quando le figlie andavano a scuola avevo letto Il Piccolo Principe, ai miei tempi, a scuola, l’autore più recente era il Manzoni e se il prof. era “moderno” si arrivava fino a Verga…
Ma Il Piccolo Principe mi affascinava. Riusciva a far sognare anche uno come me, che non sogna quasi mai.
Poi, una sera, al Forte di Exilles vidi uno spettacolo sul Piccolo Principe. Un artista bravissimo, con la sabbia disegnava su un vetro quello che una valida attrice declamava, il tutto ripreso e proiettato su un grande schermo.






Questa volta rimasi colpito dall’ultima parte del libro. Tornato a casa lessi e rilessi il libro e mi resi conto che quel racconto era la sintesi ultima di Antoine de Saint-Exupéry poeta melanconico (oggi si direbbe depresso cronico) che, forse volutamente, si inabissò con il suo aereo nel Mediterraneo circa un anno dopo la pubblicazione del libro.
Mi resi conto che l’autore, in quel libro, canta la morte, voluta, ricercata, ottenuta tramite il serpente come unico mezzo per potersi librare tra le stelle, verso altri mondi senza il peso fastidioso di un corpo pesante. Infatti il serpente dice al Piccolo Principe di essere in grado di portare chiunque in qualunque luogo e su qualunque pianeta o stella: a quel punto il Piccolo Principe chiede al serpente di riportarlo a casa dalla sua amata rosa.
Ai miei nipoti non ho regalato il libro del Piccolo Principe.

Il Piccolo Principe l'ho letto ma non mi ha entusiasmato troppo. Credo dipenda anche dal carattere di ciascuno di noi. O forse perché l'ho letto per ultimo. Essendo appassionato di aeronautica avevo letto dei libri di Richard Bach (l'autore de "Il gabbiano Jonathan Livingston") e su uno di questi Bach consigliava altri autori, tra questi De Saint-Exupery. Mi piacque da subito l'inizio di Terra degli uomini, quando lui sale su un tram notturno, diretto a un aeroporto da cui sarebbe decollato per effettuare un volo postale. Lì iniziano le sue riflessioni su ciò che la tecnologia può offrire per permettere all'uomo di superare le barriere e poter scorgere nuovi orizzonti. E se allora era l'aereo che permetteva di vedere orizzonti preclusi ad altri oggi la tecnologia mi permette di inviare in tempo reale una mia foto a una parente in Tasmania, dall'altro lato del mondo.
Ovviamente entra anche in ballo il criterio d'uso che si fa delle nuove tecnologie e i fatti recenti nel mondo sono un esempio di cosa accada quando si esagera.

"... Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite."
"Certo..."
"E' come per l'acqua. Quella che tu mi hai dato da bere era come una musica, c'era la carrucola e c'era la corda... ti ricordi... era buona."
"Certo..."
"Guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perchè ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle... Tutte, saranno tue amiche. E poi ti voglio fare un regalo..."
Rise ancora.
"Ah! ometto, ometto mio, mi piace sentire questo riso!"
"E sarà proprio questo il mio regalo... sarà come per l'acqua..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d'affari erano dell'oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte. Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"
E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo..."


Tutti i grandi sono stati bambini una volta (ma pochi di essi se ne ricordano). Antoine de Saint-Exupéry

Stasera, dopo una giornata di problemi da risolvere e di imprevisti molesti, voglio pensare positivo e questo amatoriale coro musicale trovato fra le email quotidiane, nella sua semplicità, mi sta... rianimando

(Longuelo è un quartiere di Bergamo e nel coro canta mia sorella, ma non è un quiz)

Davvero molto bravi. E' stato un piacere ascoltarli e non pensavo che online si potesse fare una cosa del genere con ben 24 persone perfettamente sincronizzati!

Annuncio

Vietati i matrimoni e i funerali,
dichiarato crimini gli abbracci,
ora si aggiunge pure che le lacrime
sono infettive, spargono contagio.
Divieto di asciugarle.
Chi piange espone gli altri a un alto rischio.
Chi piange dovrà farle analizzare.
Il prossimo vaccino le sterilizzerà.
Chi taglia la cipolla indosserà occhialini da sub: il suo bulbo contiene il malfamato
precursore lacrimogeno.
I gas in dotazione alle forze dell’ordine
saranno trasformati in soporiferi.
I singhiozzi saranno silenziati.
Annuncio per gli amanti
e per ogni persona addolorata:
da oggi a mezzanotte è entrata in clandestinità
la commozione.

Erri De Luca

Bello il coro e speriamo di uscire da questa situazione che comincia ad avere risvolti preoccupanti! Un abbraccio a distanza a tutti e..buon primo di maggio!

Vico docet

Domani 4 di maggio...se dovete uscire...ricordatevi della nuova autocertificazione!
Con questa..siamo a 6 !

in pratica hanno tirato delle righe

Gli "esperti" riuniti in seduta 24su24..sono sempre al lavoro !

E' proprio vero che la storia insegna, ma non ha scolari !
Cento anni fa, già conoscevano e scrivevano le misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica della maligna influenza (grippe)...
Oggi scrivono e riscrivono le autocertificazioni, appunto...