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Tratto dal portale "Orientamento al Lavoro"
Una panoramica dei pro e contro di aprire bottega
SITUAZIONE
Il mondo che ruota intorno all’orologio è più vasto di quanto si possa immaginare: coinvolge, oltre agli orologiai, orafi, gioiellieri, pellettieri, designer ed esperti di moda, ingegneri, commercianti all’ingrosso e al dettaglio. In Italia, lavorare con le lancette significa soprattutto riparare gli orologi: è un mestiere di antica tradizione. Il settore tecnico dell'orologeria è stato per lungo tempo sottovalutato, e molti orologiai maestri di bottega hanno disperso il mestiere con la chiusura delle attività, senza che nessuno succedesse.
Fortunatamente le scuole specializzate in orologeria hanno iniziato da alcuni anni ad attivare corsi ad elevato spessore tecnico, per la formazione di tecnici operanti in un settore dove per il futuro si prevede una grande richiesta di personale specializzato.
Si tratta del resto di un settore altamente tecnologico, in continua evoluzione e sempre più specializzato, che richiede personale capace, preparato e predisposto agli aggiornamenti periodici indispensabili per mantenersi al passo con i tempi.
Il mercato dell'orologeria, nel 2001, ha registrato una significativa crescita, confermata dalla tendenza che vede il consumatore orientarsi a prodotti di classe dove è meno rilevante la componente tecnica di quella dello stile e dell'identificazione nel marchio.
È pertanto lecito configurare un futuro di crescita per i beni di consumo di fascia alta mentre si prevede una contrazione di quella media, che, anche laddove offre il migliore rapporto qualità/prezzo, non soddisfa le due esigenze di convenienza (caratteristica del prodotto di fascia bassa) e di immagine elevata (prodotto di fascia alta).
PROFILO
L'orologiaio è una figura di artigiano specializzato, nell'ambito della micromeccanica e meccanica di precisione. Interviene su sveglie, pendole, cronometri, orologi al quarzo, digitali e meccanici sia per eseguire l'accurata pulizia di ogni singolo ingranaggio (utilizzando prodotti speciali) sia, ove occorra, per registrare o sostituire i pezzi mal funzionanti. I suoi compiti prevedono:
- smontaggio e rimontaggio dei meccanismi di movimento degli orologi meccanici (semplici, automatici e cronografi) per la loro revisione e ripristino funzionale;
- ricostruzione di semplici componenti di meccanismi di movimenti fuori produzione o di ricambi esauriti;
- diagnosi dei difetti ed intervento con la sostituzione o il ripristino di movimenti al quarzo più diffusi (quarzi analogici).
- nel caso debba intervenire su orologi antichi o con una fabbricazione non di serie o di particolare rarità, deve anche essere in grado di riprodurre i pezzi mancanti;
L'orologiaio può essere anche restauratore/riparatore di orologi d'epoca, attività che lo colloca nel comparto artistico e del restauro.
Dopo aver effettuato la sostituzione e dopo aver rimontato l'orologio deve sempre controllare il corretto funzionamento di tutti gli ingranaggi.
Non si tratta di una attività ripetitiva, data la presenza di meccanismi di funzionamento basati su sistemi diversi e dal diverso grado di difficoltà che caratterizza i problemi che si possono via via presentare.
L'attività lavorativa si svolge in ambienti-laboratori assolutamente puliti: accanto al laboratorio si può trovare anche il punto vendita, che integra ed è complementare all'attività prettamente artigianale.
Uno specialista dunque in grado di soddisfare le esigenze della clientela e allo stesso tempo le aspettative della marca, che beneficerà nella sua rete di clienti come tecnico orologiaio nella gestione del post-vendita.
Un ruolo importante per tutta la catena (produzione--> distribuzione--> marketing--> cliente), al momento però sottovalutato dai produttori di orologi.
REQUISITI
L'orologiaio è una professione legata alla micromeccanica e alla meccanica di precisione; richiede dunque precisione e grande capacità di concentrazione.
Deve possedere inoltre:
- conoscenze approfondite sull'evoluzione storica del prodotto e su materiali e meccanica applicata all'orologeria dell'epoca di fabbricazione;
- nozioni relative alla tipologia e alla costruzione di orologi antichi;
- elementi di matematica applicati all'orologeria, la tecnologia dei materiali di settore, tipologia dei meccanismi, i macchinari e gli attrezzi di lavoro;
- attitudine al lavoro autonomo;
- buona vista e una scarsa sudorazione delle mani;
- calma, pazienza, una certa memoria visiva e passione per la micromeccanica e la meccanica di precisione.
FORMAZIONE
Le scuole che insegnano il mestiere di orologiaio in Italia sono quattro, a numero chiuso, e prevedono stage esterni di formazione. I corsi sono gratuiti, a parte il pagamento della tassa di iscrizione.
L’Istituto tecnico Leonardo da Vinci di Firenze è l’unico demandato dal Ministero della Pubblica Istruzione ad organizzare corsi post-qualifica biennali per il conseguimento del diploma di maturità di tecnico in orologeria meccanica ed elettronica. S
i accede a questi corsi dopo aver frequentato un qualsiasi triennio di Istituto professionale che rilasci al termine il diploma di qualifica professionale di operatore meccanico.
L'istituto più antico è la Scuola Professionale per Orologiai di Torino nata nel 1928 su iniziativa della Società di Mutuo Soccorso di Orologeria ed oggi sostenuta finanziariamente dalla Regione Piemonte.
Il corso base, di durata biennale, dedica molto spazio all’insegnamento dell’orologeria elettronica e alle tecniche di gestione commerciale. Per essere ammessi e sufficiente il diploma di scuola media inferiore ed un’età compresa tra i 14 e i 24 anni.
A Milano il Capac organizza corsi biennali diurni finanziati dalla Regione Lombardia, a cui si può accedere dopo la scuola media inferiore, e che rilasciano attestati di qualifica.
Infine, il Centro Elis di Roma organizza corsi per orologiaio riparatore rivolti a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 20 anni di durata biennale, frequenza diurna e finanziati dalla Regione Lazio.
Al termine si consegue un attestato di qualifica professionale.
La Scuola d’Arte Orafa Meridionale di Napoli organizza corsi privati a pagamento di orologeria meccanica ed elettronica di durata biennale. Al termine si ottiene solo un attestato di frequenza.
Per acquisire ulteriori specializzazioni, gli orologiai italiani sono costretti a frequentare all’estero (Svizzera) corsi quasi sempre organizzati dalle aziende produttrici. Mentre in Italia, oltre che in Svizzera, è possibile seguire alcuni programmi di studio mirati al “prodotto finito”, rivolti non tanto ad orologiai veri e propri, quanto soprattutto a dettaglianti e a personale di vendita delle orologerie. In Svizzera, a Neuchtel, presso l’università, è possibile frequentare un corso per ingegneri specializzati in microtecnica orologiera di durata quadriennale.
Inoltre l’Istituto Wostep, sovvenzionato dalla fabbrica di movimenti ETA, organizza un corso base di diciotto mesi per orologiai-riparatori, corsi intensivi di perfezionamento nell’assistenza post-vendita e un ciclo di lezioni sulla tecnica degli orologi complicati. I corsi sono a pagamento e impartiti in lingua inglese.
A La Chaux-de-Fonds, il Centro Professionale e il Museo Internazionale di Orologeria istituiscono un corso a pagamento di durata biennale in restauro di orologeria antica (a cui è però molto difficile essere ammessi).
A Losanna il Centre de Formation Horlogère organizza vari corsi di tecnica di marketing e di direzione aziendale.
La formazione professionale infine è promossa da associazioni ed enti locali, dal F.S.E o dalla regionale. È utile contattare l'Assessorato alla formazione e al lavoro della propria regione o provincia, per arrese aggiornati sulle iniziative formative varate.
Un'esperienza di appredistato in una bottega può costituire l’opportunità di apprendere molti aspetti del mestiere: i dipendenti sono pochi, si è quindi più seguiti e ci si trova a riparare tipi di orologi diversi.
SBOCCHI PROFESSIONALI
Le prospettive di lavoro per gli orologiai, dopo un periodo di sottovalutazione della professione e di conseguente chiusura di botteghe, riscopre oggi nuove opportunità.
I conti si fanno facilmente: considerando che nella vita media di un orologio vengono effettuate manutenzioni programmate ogni 3-4 anni (esclusi gli interventi straordinari e parziali), un meccanismo che sta al polso del cliente per 20 anni dovrà visitare l'orologiaio almeno 4-5 volte.
Un dato che moltiplicato per il numero di clienti e di orologi che singolarmente ognuno di essi possiede, può indicare le prospettive del settore orologiaio nei prossimi anni.
Sia che l'orologiaio operi in un contesto di laboratorio, o che lavori in proprio, sarà un tecnico in carriera, sempre pronto ad accogliere l'evoluzione ed il progresso.
L'orologiaio resta a tutt'oggi una figura di difficile reperibilità. Offre servizi di riparazione e di vendita; nelle ditte di piccole dimensioni è più probabile che debba riparare orologi di diverse marche mentre nelle aziende di grandi dimensioni si specializza sulla tipologia di orologi prodotti.
Il lavoro può essere presso laboratori artigianali, o aziende di medie e grandi dimensioni; impieghi presso centri di assistenza di varie marche o centri di fornitura orologiaia.
Per avviare un laboratorio autonomo sono consigliabili almeno tre anni di pratica; l’investimento di una quantità abbastanza contenuta di denaro che comprende l’arredo del locale e l’acquisto delle attrezzature di lavoro, nonché il disbrigo degli adempimenti burocratici. Questi ultimi consistono nell’apertura della partita Iva, nell’iscrizione al registro ditte ed all’albo delle imprese artigiane della Camera di commercio della provincia in cui si lavora.
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La più alta forma di coraggio è il coraggio di creare..
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