Oggi, stavo leggendo un post Instagram del caro amico Mirko Lazzarini, che io ho memorizzato sul telefono come Mirko "Freccione" perché il primo orologio che mi cedette anni fa fu un bellissimo Labor GMT del 69 con una caratteristica molto rara da trovare e conosciuta solo a pochi e legata alla successione delle leggi sul fuso orario proprio in quegli anni.
La riflessione di Mirko è molto interessante perché è una riflessione sull'informazione facile di cui sono affamate le nuove generazioni e i nuovi "collezionisti" o "raccoglitori" di orologi vintage.
Informazione frutto di ricerca veloce sul web, video visti su youtube e che manca totalmente di una base su cui potrebbe attecchire e produrre frutti: una base di ricerca, di studio e di confronto onesto non con mi piace e non mi piace.
Il fatto che poche discussioni sui forum, oggi, trovano partecipazione interessata, lo lego anche a questo pessimo modo di voler acquisire le informazioni oggi.
Il confronto oggi non è più visto come un obiettivo ma come una perdita di tempo, quello ha 10mila like, deve essere bravo per forza.
Guardare le foto, ascoltare informazioni sbagliate, incomplete, distorte perché a loro volta frutto di una formazione superficiale e priva di esperienza o di uno studio arraffato fatto qua e là velocemente per mettere sù un video ben confezionato.
Tutto facile, tutto veloce...ma un libro quando lo leggiamo?
Ma una domanda quando la facciamo?
Ma una discussione sull'argomento quando la apriamo?
Mi chiedono: "Secondo te queste sfere sono corrette?"
...sapete cosa mi rispondono quando gli dico "Si" oppure "No" ...mi rispondono:
"Grazie" con tanto di pollicione verso l'alto....
...
...mi piacerebbe invece che mi chiedessero il motivo, perché se non si conosce il motivo e non lo si confronta con le motivazioni di altri, non si sarà mai in grado di capirlo da soli.
Io quando ho cominciato (e anche oggi quando ho dubbi) chiedevo l'informazione a 4, 5, 8 persone, ne chiedevo la motivazione e poi traevo la mia conclusione personale.
E tanti sono testimoni di questo mio rompere le **** perché volevo capire.
Vedo centinaia di "Mi piace" e di "Bravissimo" "Chiarissimo" a dei video youtube che non dicono assolutamente nulla e due o 3 che, senza essere nemmeno ca***ti, dicono che non gli piace e ne spiegano il motivo.
Certo devo anche dire che ci sono dei video anche fatti bene, chiari e che trasmettono molto e da persone competenti, ma si torna sempre lì, l'utente per saper scegliere chi seguire deve S-T-U-D-I-A-R-E e farsi una propria opinione.
Bene, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate su quest'argomento, parlatene a raffica, a ruota libera, parliamone, è importante.

P.S:
la premessa sul "Freccione" non è stato solo raccontare un aneddoto, quell'orologio è entrato in collezione per quella caratteristica, molto rara e che ogni tanto si vede su dei GMT che passano completamente inosservati, caratteristica di cui non si parla in nessun video youtube e che si legge solo su qualche vecchio libro o sul sito di qualche vecchio conoscitore di diver/gmt...

Post interessante e anche secondo me molto azzeccato nella sua arguzia. Personalmente la parola collezione va di pari passo con ricerca e la parola ricerca si porta dietro sempre e soltanto il concetto "verifica delle fonti". Non sono allergico a internet, anzi, ma ho studiato alla vecchia maniera e per me i libri sono fondamentali. Scrivere e pubblicare un libro non è come fare un video su YouTube. Bisogna essere certi di cosa si scrive, bisogna fare ricerche, bisogna citare le fonti. Internet è per me sicuramente una fonte. Ne traggo informazioni interessanti, che tuttavia sento sempre il bisogno di andare a verificare. Nell'ambito dell'orologeria, inoltre, talvolta anche i libri sono fuorvianti. Soprattutto quelli moderni che vogliono strizzare l'occhio ai collezionisti: se proprio voglio la foto di un dato orologio e ne ho solo una con le sfere non coerenti, diavolaccio devo citarlo nella didascalia!!!
Non amo youtube, non guardo volentieri video perchè la cultura mordi e scappa non mi piace. Ho i figli che giornalmente mi dicono: "ti faccio vedere un video..." e io scappo!!
Non guardo i video di orologi. Solo talvolta quelli fatti da persone che conosco.
Quindi che dire... se qualcuno ha dei libri di orologi da buttare o vecchie riviste.... io ci sono

Hai perfettamente ragione Tonino, bisogna soprattutto leggere e studiare, prima di comprare. Si può usare anche internet per informarsi, ma bisogna farlo in maniera seria e sui siti specializzati. Poi quando non sei completamente sicuro di quello che hai letto o studiato su di un particolare orologio, allora può anche chiedere a qualcuno più esperto di te, per avere una conferma e maggior sicurezza. Ma la cultura sugli orologi si fa principalmente leggendo e studiando. Amo gli orologi militari, ma prima di fare un post leggo i libri specializzati e mi informo, per cercare di fare meno errori possibili. Eppure qualche castroneria esce lo stesso a volte, perché non hai letto o studiato con professionalità ed attenzione. E, mi permetto di aggiungere, che anche i libri più vecchi che sembrano ormai sorpassati, invece sono utilissimi e certe volte i più semplici per apprendere l'arte dell'orologeria

Buongiorno a tutti,
Sinceramente il 90% del mio "poco" know how deriva dal web e dai forum. Non so se è semplicemente un problema generazionale... Studiare resta un aspetto fondamentale come confrontarsi con persone che reputiamo ' valide ed esperte' per affinare il proprio senzo critico.
La differenza fondamentale sul web la fa sicuramente la scelta di fonti attendibili però è indubbio il vantaggio di riuscire a recuperare molte informazioni in poco tempo. Con un adeguato background queste informazioni posso essere utilizzate al meglio;-)

Almeno per me capita spesso di 'ricordare qualcosa' e di ritrovarlo in pochi minuti ( o ricordarmi dell'autore del topic e scrivergli).. con il cartaceo sarebbe molto più complicato.

Fondamentale è anche il confronto fotografico: quello che un tempo si faceva consultando i cataloghi o le pubblicità in cartaceo ,oggi lo si fa confrontando le immagini ( e talvolte le stesse pubblicità digitalizzate)... Se trovo 4/5 esemplari dello stesso orologio con un determinato gioco sfere è abbastanza probabile che quelle sfere siano coeve e corrette.

Discorso differente per YouTube: tranne RARiSSIMe eccezioni guardo i video solo per diletto ( come guardo una serie tv ).
Solo pochissimi YouTuber realizzano contenuti che hanno davvero un fine didattico. per gli altri vale solo 'attrarre' visualizzazioni'.

Conclusioni: il web permette di accedere a molte informazioni in poco tempo ma solo un' adeguata preparazione di base e un pizzico di esperienza
si riesce a discriminare le fonti e prendere le decisioni giuste.... Come sempre,una quantità ENORME di informazioni, senza un adeguata preparazione, diventa inutile. Ed alla fine ci si affida al primo che capita

Sicuramente il discorso della facilità, che spesso fa rima con superficialità, è una questione generazionale.

Effettivamente la rete è una risorsa importante ma la differenza sta esattamente nel modo di utilizzarla e come si interagisce con essa.

Il discorso di Tonino è condivisibile e fotografa una realtà molto diffusa, vorrei però aggiungere che, come sempre, gli "studiosi" che approfondiscono, ci sono e ci saranno sempre, la massa che invece prende quà e là senza interesse critico e confronto fa parte di una schiera di "appassionati" parallela che nel bene e nel male (più nel male ) tengono in vita la materia orologeria. Come per l'nformazione generalista la questione delle fonti e dell'approfondimento delle notizie è una questione cruciale cosi per la trasmissione della cultura e conoscenza è determinante una formazione di base scientifica che si ottiene sia consultando la rete che i testi tradizionali e "accademici".

Discorso analogo ma leggermente diverso è quanto offre Youtube, li, tranne pochi casi, la rincorsa ai numeri di visualizzazioni e a quella degli iscritti ha una valenza puramente economica che non sempre si lega con la puntuale e corretta informazione oltre al fatto che trattandosi di un media specifico come tale richiede un linguaggio visivo/sonoro proprio che non sempre è conosciuto dai youtuber.

Tonino, le tue riflessioni mi trovano pienamente d'accordo, la mancanza di passione vera e " fame di sapere e capire " , portano alla ricerca di soluzioni e risposte facili e semplici da reperire, senza poi capirne fino in fondo i contenuti indipendentemente dalla loro bontà. Tutto questo si è ampliato maggiormente con l'avvento dei vari canali di comunicazione digitale, social, ecc.., i quali potrebbero essere anche di grande aiuto, se utilizzati in modo corretto, per informarsi, capire ed anche studiare, purtroppo in rete trovi di tutto e devi essere in grado di selezionare e valutare quello che ti serve. Altra cosa sono i " sacri testi " didattici, digitali e/o cartacei, fondamentali per la cultura del sapere e capire.

Ciao,
Emanuele