forse una saldatrice???

o per l'elettrolisi

trasmissioni Morse?

Ciao,

potrebbe anche essere un voltametro a rame (mi sembra di vedere macchie di solfato di rame in giro), oppure un sistema misto in grado di lavorare sia come voltametro ad argento sia come voltametro a rame che come voltametro ad acido solforico in funzione della precisione di misura richiesta(ovviamente non contemporaneamente).

Ciao
Rosario

E se fosse un apparato per la ionoforesi usata in medicina per somministrare farmaci attraverso l'assorbimento cutaneo?
Confermerebbe più o meno la tesi di JCH di un generetore a corrente costante o simili.

Ciao

per me con quel coso si può parlare con gli alieni !

Per l'accuratezza con cui è stato costruito questo oggetto, fa più pensare ad uno strumento scientifico che ad un oggetto di uso comune.

Per me potrebbe essere una pila campione o comunque uno strumento per generare una tensione di riferimento.

Immagino sia inutile chiedere se c'è una targhetta o se a corredo c'è un manuale.

UN SALUTO

La cosa che mi intriga di più è il gruppo con il cilindretto graduato.
Chissà cosa c'è sotto il coperchio in legno.

Ciao, si tratta di un piccolo strumento medicale portatile databile primi del 900 (a quell'epoca li facevano) per la Diatermia.

Nel tuo caso è composto da due batterie che alimentavano un oscillatore (bobine verdi a destra) collegato ad un piccolo Rocchetto di Ruhmkorf (in alto a sinistra) a frequenza regolabile tramite l'estrazione del nucleo centrale.

Questo generava una tensione che possiamo definire nell'ordine di qualche migliaio di volt a bassissima corrente che veniva prelevata con appositi tamponi o altri strumenti come rotelline etc, e veniva applicata alla persona per la cura locale del dolore in abbinamento a determinati farmaci.

Questo tipo di macchine sono state realizzate nel corso degli anni in diversi modi e con dimensioni anche molto grosse sfruttando sempre il principio dell'alta tensione ad alta frequenza che talvolta veniva trasmessa attraverso ampolle di vetro sotto vuoto (vedi Violet ray) o addirittura con specifiche poltrone per la cura più estesa del male.

Gli oscillatori potevano essere realizzati con bobine di Ruhmkorf oppure sfruttando il principio di generazione delle alte frequenze con il trasformatore di Tesla, fino ad arrivare a quelli "più moderni" che facevano uso di valvole termoioniche...oggi ci sono apparecchiature elettroniche ovviamente più sofisticate!

Il valore commerciale del tuo apparecchio si aggira intorno ai 100,00/120,00 euro

Ciao

----Davide... sei meglio di Piero Angela che dire dopo una spiegazione così esauriente....

... sipario...

Grazie, faccio collezione di questi strumenti da parecchio tempo e ne ho in giro ancora qualche esemplare...ad esempio questo utilizzava batterie a stato solido...ed è un modello più recente del tuo infatti risale al 1924









Ciao

...però le bacchette di rame nel cilindretto non devono essere estratte
in quanto costituiscono il nucleo sul quale si chiude il campo magnetico del Rocchetto,...come i lamierini di un trasformatore...cosi l' hai smontato e senza quelle bacchette, reso inservibile!

Ciao

Non ho capito bene il funzionamento del rocchetto.... , mi sarei aspettato barrette in materiale ferroso...
L'estrazione/inserimento del nucleo fa variare la frequenza o la potenza/tensione ?

ciao

In effetti le bacchette dovrebbero essere in ferro dolce...

Estraendo o inserendo il nucleo cambia la concatenazione del flusso e quindi la potenza, la frequenza è data dall'oscillatore, anche se in realtà cambiando l'assorbimento anche l'oscillatore tendeva un pò a variare...mentre per fare variare la tensione, alcuni avevano anche il secondario scorrevole come quello che ho fotografato...