Ho trovato questa fialetta del '39 in cantina,il mio povero pollicione sarà radioattivato????
ciau,Piero.

E' facile!!!

Se stasera con le luci spente, il Tuo pollicione illumina la stanza........è radioattivato!!!!

UN SALUTO

Ciao, le radiazioni dovute al decadimento possono essere particelle alfa, beta, raggi gamma, le alfa sono scarsamente penetranti , un foglio di carta è sufficientemente denso per fermarle, le beta sono più penetranti, serve un foglio metallico le fermarle, i raggi gamma sono altamente penetranti, le schermature devono essere decisamente robuste, per dimezzarne l'intensità si parla di almeno 1 cm di piombo.

Nel 39 per le vernici radioluminescenti veniva utilizzato il radio, nella sua catena di decadimento si hanno emissioni alfa e beta, il radio 226 isotopo naturale ha un tempo di dimezzamento di 1602 anni ed emette radiazioni alfa, gli isotopi artificiali stabili che emettono radiazioni beta sono il radio 225 e il radio 228 con emivita di 15 gg e 5.75 anni, anche se ci fosse stato del radio 228 dopo 75 anni se ne troverebbe ben poco (13 dimezzamenti circa lo 0.12 per mille dell'originario), .
Visto che le radiazioni alfa vengono fermate da un foglio di carta a maneggiare la provetta in vetro non si dovrebbero correre pericoli, balata non aprirla, altro discorso vale per il piattino in cui veniva preparata la vernice, li non ci sono schermi e il materiale è direttamente accessibile, se ci metti il pollicione ti becchi tutte le radiazioni emesse verso il dito, e lo carichi pure di particelle radioattive, se poi nell'usare la vernicetta si fa la punta al pennellino mettendolo in bocca si fa la fine delle tristemente famose "radio Scemo".
Il materiale contenuto nella provetta potrebbe benissimo una prodotto luminescente a base di solfuro di zinco e in quel caso non ci sono problemi di radioattività, comunque è meglio non ingerirle.
Per discriminare il tipo di luminescenza non serve il contatore geiger, basta lasciare al buio il prodotto luminescente/radioluminescente.
Le vernici luminescenti per funzionare devono preventivamente essere esposte alla luce, se si lasciano al buio si "scaricano" e la fosforescenza dopo un certo tempo si esaurisce e nel tempo (dai secondi alle ore a seconda del prodotto utilizzato)) si vede la diminuzione di intensità luminosa, invece le vernici radioluminescenti comunemente impiegate sono sempre attive e la loro intensità luminosa,nei brevi periodi è costante (mesi).

saluti

Giovanni

Ciao,
oh, che ritrovamento interessante...

come mai in cantina?
hai avuto qualche nonno con 3 teste?

e adesso? sarei curioso di sapere se ha emissioni, o se sono solo fosfori, ma è polvere o pasta essiccata?
il piattino sembra sporco di luminova più che di radio...no?

però,

se è radio = raggi gamma (oltre che beta ed alfa), il vetro...non basta, nemmeno tutto l'orologio fondello compreso,

se è radio, solo la misura dell'emissione da conto dell'irragiamento del tipo microsievert/ora, che moltiplicato per l'esposizione da conto della quantità assorbita,

e la distanza allora diventa essenziale,

sempre interessato all'argomento

saluto tutti

Se mi dai l'indirizzo te lo mando
ciau,Piero.

Piero, ormai che c'eri...se prendevi una lastra fotografica ti facevi una bella radiografia!!!!!

eh...grazie...sei generoso...ci penso

non vorrei sentirmi in debito