Non sono un esperto ma posso raccontare quel che so e che sono andato a riprendere da un mio libro (mai pubblicato) sugli orologi da tasca.
Gli smalti vanno in uso nel XVII° secolo in Francia come ulteriore impreziosimento di un oggetto di alto costo. Esistono degli oignon smaltati con soggetti mitologici o di tradizione greco-romana all'esterno della cassa che hanno anche l'interno smaltato con veri e propri capolavori di miniatura pittorica.
La tecnica degli smalti è antichissima e già gli Egiziani ne conoscevano l'applicazione sopratutto nella gioielleria.
Lo smalto è una sostanza vetrosa, a base di silicio, trasparente e fluida che, con l'aggiunta di ossidi di vari metalli, può essere colorata e, fusa ad una temperatura tra gli 800 ed i 900 gradi, solidifica assumendo un aspetto compatto ed un'elevata durezza.Le principali tecniche di smaltatura, usate nelle casse degli orologi. sono:
champelevé La superficie metallica viene profondamente incisa e nelle celle, così formate, viene versato il fluido nei vari colori. La cottura solidificherà la superficie dello smalto ancorandola a quella del metallo; una seconda smaltatura trasparente, ed una successiva cottura a temperatura più bassa, fornisce una superficie lucida e colori brillanti.
cloisonné La tenica è simile alla precedente differendo solo per il trattamento della superficie metallica. Su questa infatti le celle vengono formate attraverso la saldatura di un sottile filo metallico opportunamente sagomato a formare il disegno desiderato.
smalto in rilievo E' una tecnica usata sopratutto in oreficeria che ha splendidi esempi in gioielli dell'età romanica a noi pervenuti. Consiste nell'utilizzo di un fluido vetroso di una certa consistenza, sagomato a bastoncini o sfere, che, applicato sul metallo, dopo la cottura ha una superficie tondeggiante simile alle pietre preziose a cui in genere viene associato.
pittura su smalto Può essere effettuata dipingendo, su una superficie precedentemente smaltata, il soggetto che si vuole raffigurare, ottenendo così un effetto di rilievo rispetto allo sfondo. Questa tecnica fu applicata, e lo è ancora ai nostri giorni, dalla scuola di Limogés.
pittura in smalto Consiste in successivi strati di pittura che vengono via via infornati sino ad avere completato il soggetto desiderato. La tecnica, utilizzata nei primi anni del XVII° secolo nella scuola di Blois, crea degli splendidi effetti pittorici sia per lo splendore dei colori che per la delicatezza delle sfumature.
La tecnica richiede che anche la superficie opposta alla pittura sia smaltata ( controsmalto) e questo spiega perchè le casse degli orologi del XVII° secolo abbiano anche all'interno dei paesaggi o delle scene dipinte.
I più noti maestri in smalto, di cui sono pervenute a noi delle casse, sono:
Henri e Jean Toutin figli di Jean Toutin (Chateaudun 1578 - Parigi 1644).
Isaac Gribelin, maestro prima del 1634 a Blois.
Pierre Chartier maestro nel 1638, specializzato in fiori.
Jean Grillié, 1652.
Morliére, operante a Blois nel 1628.
Robert Vauquer, nato nel 1625 e successivamente operò a Blois.
Nell'800 gki svizzeri che, come meccanica, erano costruttori meno bravi dei francesi e degli inglesi, conquistarono fette di mercato con gli orologi gioiello come quello che ci mostra il ns JCH. Difatti la meccanica è molto comune ma la cassa è splendida!
Se interessa ricerco le foto di vari tipi di smalti ed in epoche diverse.
_________________ entusiasta
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