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MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 13:54 
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Jackaroe ha scritto:
gionp ha scritto:
Ciao, facendo le brasature il problema non è la temperatura massima raggiunta ma la potenza della fiamma, con le bacchettine ad alto contenuto d'argento e una "microfiamma" a butano presa all'obi ho saldato un po di tutto, gli occhiali in titanio di mio padre

Buongiorno, tutto condivisibile quello che hai scritto, solo per il TITANIO, ho dei dubbi, io non sono mai riuscito a saldarlo con nulla e per quanto mi sono informato, non c'è verso di saldarlo anche se qualcosa viene utilizzato per saldare il ponte al porta lenti, ai naselli e agli snodi.
Potresti dirmi cosa hai adoperato ?
Saluti
Jackaroe


Pure io, non sono mai riuscito a saldare il titanio con lega d'argento!

:(


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MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 18:54 
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Jackaroe ha scritto:
gionp ha scritto:
Ciao, facendo le brasature il problema non è la temperatura massima raggiunta ma la potenza della fiamma, con le bacchettine ad alto contenuto d'argento e una "microfiamma" a butano presa all'obi ho saldato un po di tutto, gli occhiali in titanio di mio padre

Buongiorno, tutto condivisibile quello che hai scritto, solo per il TITANIO, ho dei dubbi, io non sono mai riuscito a saldarlo con nulla e per quanto mi sono informato, non c'è verso di saldarlo anche se qualcosa viene utilizzato per saldare il ponte al porta lenti, ai naselli e agli snodi.
Potresti dirmi cosa hai adoperato ?
Saluti
Jackaroe


Ciao stasera guardo il nome e composizione delle bacchettine che ho usato e del decapante, appena li trovo li pubblico.
Probabilmente ha funzionato bene il fattore C e operando a casaccio con quello che avevo in casa mi è andata bene, ma mio padre si è seduto un'altra volta sugli occhiali e non si sono spaccati, ci ho messo solo una mezzora a raddrizzarli 8-) .

In merito al titanio ho trovato questo:
http://www.ing.unitn.it/~colombo/Ti%20i ... age314.htm
parla succintamente anche delle brasature , riporto l'estratto
Le operazioni di brasatura sono limitate dalle proprietà chimiche e metallurgiche del titanio poiché i materiali di cui sono fatti i fili d’apporto tendono a legarsi e ad attaccare il metallo base, formando composti intermetallici fragili; occasionalmente sono state utilizzate leghe di alluminio o di argento, ma questa tecnica non è diffusa col titanio. Per la brasatura al cannello è essenziale l’utilizzo di un flusso reattivo contenente, ad esempio, una miscela di cloruri zinco-fluorati, litio-clorurati, sodio-clorurati e di bario. La brasatura in forno in gas inerte o in vuoto può produrre ottimi giunti, e i risultati ottenibili possono essere migliorati operando a temperature maggiori per periodi più lunghi ed usando un sottile film di rame o di cupro-nichel, i quali fondono e diffondono nel titanio per dare un giunto ricco di titanio relativamente duttile e forte. Con la brasatura ad induzione, d'altra parte, le alte temperature possono essere mantenute per un tempo breve; ne conseguono una minor contaminazione, una minor alligazione ed una miglior duttilità.


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MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 21:01 
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Il fattore C in questi casi non aiuta, o si salda o no! Sei sicuro che la montatura é in titanio?


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MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 21:16 
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batstar ha scritto:
Il fattore C in questi casi non aiuta, o si salda o no! Sei sicuro che la montatura é in titanio?

Ecco, vedi ?!?
Io non volevo dirlo.
Ho provato a saldare il titanio con saldatura per argento, con la pasta saldante, fiamma leggera, fiamma forte, ho voluto pure provare con l'oro...
Il risultato è sempre lo stesso, diventa nero e non salda.
Preso dalla smania gli ho pure puntato il fiammino al massimo...se ne è fregato altamente :cry:
quindi ripeto anche io la domanda:
siamo sicuri che era titanio ???


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MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 23:04 
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Jackaroe ha scritto:
batstar ha scritto:
Il fattore C in questi casi non aiuta, o si salda o no! Sei sicuro che la montatura é in titanio?

Ecco, vedi ?!?
Io non volevo dirlo.
Ho provato a saldare il titanio con saldatura per argento, con la pasta saldante, fiamma leggera, fiamma forte, ho voluto pure provare con l'oro...
Il risultato è sempre lo stesso, diventa nero e non salda.
Preso dalla smania gli ho pure puntato il fiammino al massimo...se ne è fregato altamente :cry:
quindi ripeto anche io la domanda:
siamo sicuri che era titanio ???


Se non hanno tirato un bidone a mio padre quando li ha acquistati sono in titanio, una di quelle montature supersottili per occhiali da lettura, quelle scomodissime mezze lenti che ti portano la montatura all'altezza della pupilla, che erano di moda qualche tempo fa, leggerissime e resistenti, oddio, basta non metterle nella tasca posteriore dei pantaloni e poi sedersi :sad:
Si erano rotti vicino all'attacco del ponticello centrale, in un punto con uno spessore di 3-4 decimi il colore del metallo era uniforme in tutto lo spessore (grigio chiaro) , avevo gia provato a saldarle a stagno, ottone, con una lega che avevo usato con l'inox (era un filo animato con flussante), nel migliore dei casi, anche scaldando il metallo al calor rosso la lega formava delle belle goccioline che staccavo con le unghie e il metallo si anneriva.
Se fosse stata una lega leggera visto le scaldate che ho dato avrei dovuto liquefare tutto, se fosse stato acciaio avrebbe funzionato sia la saldatura con lega in argento a basso titolo e la saldobrasatura con ottone, ambedue fallimenti.
Visto che le avevo provate tutte quando ho comprato le bacchettine ad alto tenore di argento della Kemper (codice 5996 cadmio /argento 40%) e relativo decapante in polvere (codice 5998) ho voluto riprovare .


Saluti

Giovanni


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MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 23:46 
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gionp ha scritto:
........
Visto che le avevo provate tutte quando ho comprato le bacchettine ad alto tenore di argento della Kemper (codice 5996 cadmio /argento 40%) e relativo decapante in polvere (codice 5998) ho voluto riprovare .


Saluti

Giovanni


::boccaap della Kemper, roba che si trova al brico!!!!!
bho...! Io ho provato con tutto, mi ricordo su una chiusura di un IWC, non c'è stato niente da fare!!


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MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 23:54 
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molto interessante!
io ho un vago progetto di fare delle cose in titanio ma mi hanno sempre scoraggiato i problemi di saldatura.. chi fa le microfusioni dovrei avercelo.


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MessaggioInviato: mercoledì 14 marzo 2012, 14:08 
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batstar ha scritto:
gionp ha scritto:
........
Visto che le avevo provate tutte quando ho comprato le bacchettine ad alto tenore di argento della Kemper (codice 5996 cadmio /argento 40%) e relativo decapante in polvere (codice 5998) ho voluto riprovare .


Saluti

Giovanni


::boccaap della Kemper, roba che si trova al brico!!!!!
bho...! Io ho provato con tutto, mi ricordo su una chiusura di un IWC, non c'è stato niente da fare!!


Se mi mandi in MP il tuo indirizzo ti mando il pezzo della bacchettina che mi è rimasto e il decapante cosi vediamo se funziona o se hanno bidonato mio padre quando gli hanno venduto gli occhiali.
Che ti vendano una cosa per un'altra, magari in buona fede, non è una novità, mi o gia capitato di vedere degli inox marcati come inox 18/10 o Aisi 316 , quindi austenitici, a cui si appiccicavano allegramente le calamite.

Saluti

Giovanni


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MessaggioInviato: giovedì 15 marzo 2012, 1:53 
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Argentana arrivata e saldatura fatta :D Adesso devo ovviamente rifinire il tutto... sarà la parte più lunga!!


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MessaggioInviato: giovedì 15 marzo 2012, 10:57 
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Io ho provato a saldare il titanio con il laser...niente da fare...
Nemmeno usando l'acciaio come saldante...il castolin,l'argento,l'oro,l'ottone,l'alluminio,lo stagno...insomma,il titanio mi e' rimasto un tabu'...
Mi hanno detto che bisogna saldarlo in assenza di ossigeno,allora mi sono ingegnato e ho imbevuto un batuffolo di cotone imbevuto di alcool,l'ho avvolto attorno alla parte da saldare,acceso,il fuoco brucia ossigeno,quindi secondo me,la parte da saldare era in assenza di ossigeno....niente!!!Niente!!!E mi incazzo come una iena!!! :-(

_________________
Il mio lavoro...e' arte!!!
Max...Orafo dal 1980...


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MessaggioInviato: giovedì 15 marzo 2012, 19:59 
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profondo nord ha scritto:
Io ho provato a saldare il titanio con il laser...niente da fare...
Nemmeno usando l'acciaio come saldante...il castolin,l'argento,l'oro,l'ottone,l'alluminio,lo stagno...insomma,il titanio mi e' rimasto un tabu'...
Mi hanno detto che bisogna saldarlo in assenza di ossigeno,allora mi sono ingegnato e ho imbevuto un batuffolo di cotone imbevuto di alcool,l'ho avvolto attorno alla parte da saldare,acceso,il fuoco brucia ossigeno,quindi secondo me,la parte da saldare era in assenza di ossigeno....niente!!!Niente!!!E mi incazzo come una iena!!! :-(


Ciao, riporto quello che ho trovato sulla saldatura del titanio, per fortuna dicono che è facilmente saldabile :shock:
Saldatura e brasatura.
Il titanio non è un materiale difficile da saldare, ma devono essere prese precauzioni rigorose per difenderlo dalla contaminazione ad alte temperature che questo processo richiede; ciò non si riferisce solo ai gas atmosferici (ossigeno, azoto e vapore acqueo), ma anche alle inclusioni nel metallo o ad altri strati superficiali presenti su di esso. Le tecniche di saldatura per fusione devono essere mirate, quindi, ad evitare la contaminazione atmosferica attraverso saldatura in argon, elio o vuoto, seguita da un’attenta pulizia e preparazione del bordo delle zone da congiungere. Tutte le superfici riscaldate, sia la parte anteriore che quella posteriore, devono essere protette allo stesso modo.
Il titanio può essere unito per fusione, per saldatura elettrica a resistenza, con saldatura di testa per scintillio, per esplosione e per saldatura per attrito. Il plasma, il TIG, il MIG ed il fascio elettronico sono tutto adatti a questo materiale, ma tecniche come la fiamma ossiacetilenica, la saldatura ad arco di carbonio e quella ad idrogeno atomico causano la contaminazione del titanio e non devono essere usate.
Le saldature autogene, cioè quelle realizzate tra diverse qualità di titanio, presentano proprietà che sono la media di quelle dei due materiali di partenza; il filo d’apporto scelto quando due qualità CP sono saldate insieme dipende dalle proprietà che sono richieste dalla saldatura, resistenza o duttilità. Generalmente, le saldature per fusione fra il titanio ed altri metalli non sono possibili a causa della formazione di composti intermetallici fragili; tuttavia, sono disponibili altre tecniche per realizzare un giunto fra il titanio ed un materiale non compatibile con esso. Queste comprendono fermi meccanici, leganti adesivi, saldatura per esplosione o saldatura per attrito.
Il metodo comunemente più usato nei processi industriali è quello della saldatura a gas inerte di tungsteno (TIG), anche se il plasma sta acquistando sempre più importanza, specialmente dove devono essere saldate piastre di grosso spessore e dove sono applicabili tecniche automatiche. Nell'industria aerospaziale la saldatura delle leghe più complesse viene eseguita tramite l'utilizzo del fascio elettronico.
Nella saldatura al TIG, come in altri processi di fusione, la pulizia è vitale, sia per il metallo adiacente al luogo di saldatura sia per quello della saldatura stessa. Ogni strato d’ossido di un certo spessore deve essere rimosso dalla superficie di titanio attraverso granigliatura e/o decapaggio. Inoltre, i materiali da saldare, il filo d’apporto, le apparecchiature per saldare ed i serrafili devono essere tutti assolutamente asciutti, poiché piccole quantità di umidità possono provocare una forte contaminazione.
Per impedire qualunque contatto tra l'ossigeno atmosferico ed il metallo caldo, deve essere fornito argon alla giusta velocità a tutte le parti di titanio che sono riscaldate sopra i 400°C. Una barra di rame scanalata alimentata con argon è efficace nella protezione dalla contaminazione della zona sotto il cordone; le velocità di flusso d’argon sia del fondo che della parte superiore delle saldature dovrebbero essere sufficienti ad escludere l'aria, ma non sono talmente elevate da indurre un flusso turbolento.
La saldatura usata attualmente per qualsiasi pezzo di particolare fabbricazione dovrebbe essere determinata da tests di pre-saldatura, con lo scopo di ottenere una penetrazione uniforme ma non eccessiva ad una velocità ragionevole.
Il controllo visivo di una saldatura in titanio dà una buona indicazione della sua integrità; la mancanza di difetti di fusione, sottotagli, scarsi profili di saldatura, ecc. può essere vista facilmente come con altri metalli. Tuttavia, col titanio c’è il vantaggio che il colore del cordone di saldatura può dare una buona indicazione dell’estensione della contaminazione con gas atmosferici: ogni decolorazione indica che è avvenuta una qualche reazione con l’ossigeno o durante l’operazione di saldatura o nel raffreddamento successivo del metallo. Lo scopo dovrebbe sempre essere produrre una saldatura color argento brillante.
La radiografia standard può essere usata per rilevare la mancanza di difetti di fusione nella parete laterale ed alla base della saldatura, di inclusioni di tungsteno o di porosità. Altri metodi NDT di controllo della saldatura che possono essere usati includono la rilevazione di cricche con ultrasuoni, con liquidi penetranti, con fluorescenza e con emissione acustica. La saldatura a fasci elettronici provoca una contaminazione molto bassa perché è effettuata in una camera a vuoto; essa può, inoltre, fornire un cordone di saldatura ed una zona termicamente alterata molto stretti. Tuttavia, il controllo della pulizia dei bordi è necessario per evitare problemi di porosità ed, inoltre, è importante una buona preparazione del bordo stesso a causa dell’utilizzo di un fascio molto stretto.
Le limitazioni per spesse lastre di titanio saldate con la tecnica TIG possono essere in parte sormontate utilizzando la saldatura al plasma;Q la combinazione di bassa densità ed alta tensione superficiale rende il titanio un materiale ottimale per l’utilizzo di tale tecnica. La produzione di tubi in titanio di grande diametro è attualmente effettuata attraverso la combinazione di saldatura al plasma ed al TIG per dare una buona forma al cordone di saldatura.
La saldatura a resistenza richiede un ciclo di operazioni più corto rispetto alla saldatura per fusione; la preparazione superficiale e la pulizia sono importanti quanto per altre tecniche di saldatura, ma solitamente il ciclo di saldatura è così corto che non è necessaria protezione con gas inerte.
La saldatura di testa per scintillio è adatta a sezioni più grandi, come la giunzione di barre laminate o estruse per fare anelli o flange di canalizzazione. L’operazione di forgia durante la ricalcatura finale espelle solitamente la maggior parte del metallo fuso dando una buona struttura al grano; a causa del ciclo di saldatura piuttosto lungo, tuttavia, è necessaria per le sezioni più grandi una protezione con gas inerte.
La saldatura per attrito o per pressione è adatta per saldare barre o pezzi tubolari. La bassa conducibilità termica del titanio contribuisce a localizzare il calore; una deformazione alla giunzione del 30% o maggiore dà solitamente un buon giunto anche a basse pressioni (70 - 100 MPa). La saldatura per attrito radiale si sta attualmente sviluppando per realizzare l’unione di lunghi tubi in titanio.
La saldabilità dipende dal particolare tipo di titanio o di lega da unire. Generalmente, tutte le qualità CP possono essere saldate, anche se si deve far attenzione con i materiali contenenti molto ossigeno. Le leghe alfa e quasi alfa sono completamente saldabili; componenti in lega quasi alfa resistenti al creep sono ampliamente usati nell’industria aerospaziale. Tuttavia, per le leghe alfa-beta le proprietà della zona di saldatura possono differire molto da quelle del metallo di base; per esempio, la lega Ti-6Al-4V (ASTM Grade 5) ha durezza e resistenza nella zona di saldatura non molto diverse da quelle del metallo di base, ma la duttilità e le prestazioni a flessione sono inferiori. Per avere massima duttilità e tenacità nei giunti in Grade 5 prodotti con saldatura al TIG, è preferibile usare filo d’apporto in CP o in Ti-3Al-2,5V (Grade 9); ammesso che possa essere tollerata una certa perdita di duttilità, è anche possibile usare filo d’apporto in Grade 5 ed un certo numero di componenti critici sono stati recentemente prodotti in questo modo. Le leghe alfa-beta ad alta resistenza normalmente non sono considerate saldabili, ma il lavoro effettuato negli ultimi anni nell'industria aeronautica ha indicato che anche questi materiali possono essere saldati per fusione in determinate condizioni.

Le operazioni di brasatura sono limitate dalle proprietà chimiche e metallurgiche del titanio poiché i materiali di cui sono fatti i fili d’apporto tendono a legarsi e ad attaccare il metallo base, formando composti intermetallici fragili; occasionalmente sono state utilizzate leghe di alluminio o di argento, ma questa tecnica non è diffusa col titanio. Per la brasatura al cannello è essenziale l’utilizzo di un flusso reattivo contenente, ad esempio, una miscela di cloruri zinco-fluorati, litio-clorurati, sodio-clorurati e di bario. La brasatura in forno in gas inerte o in vuoto può produrre ottimi giunti, e i risultati ottenibili possono essere migliorati operando a temperature maggiori per periodi più lunghi ed usando un sottile film di rame o di cupro-nichel, i quali fondono e diffondono nel titanio per dare un giunto ricco di titanio relativamente duttile e forte. Con la brasatura ad induzione, d'altra parte, le alte temperature possono essere mantenute per un tempo breve; ne conseguono una minor contaminazione, una minor alligazione ed una miglior duttilità.


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MessaggioInviato: venerdì 16 marzo 2012, 1:38 
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Ok,praticamente rinuncio.... :sad:

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MessaggioInviato: venerdì 16 marzo 2012, 10:46 
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profondo nord ha scritto:
Ok,praticamente rinuncio.... :sad:


Mi è rimasto un pezzo della bacchettina che ho usato per gli occhiali, visto che è restato abbiano bidonato mio padre, se vuoi fare un'altro esperimento mandami il tuo indirizzo in MP, cosi ti invio bacchetta e un po di decapante, se funziona e si riesce a fare la brasatura sappiamo che con le schifezze della kemper si salda il titanio, altrimenti abbiamo la conferma del bidone e che per fare le saldature sevrve mago Merlino.

Saluti

Giovanni


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Saldato il titanio!
MessaggioInviato: martedì 3 aprile 2012, 23:06 
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Messaggi: 973
Località: Padova
Riagganciandomi al discorso della saldatura del titanio:
proprio questa sera ho riparato la chiusura di un casio in titanio, ho ricostruito la linguetta di scatto piegandola ad angolo e saldandola sopra (a sx della foto). Ho usato del castolin e come vedete è perfettamente saldata, chiusura Titanium, c'è pure la scritta......Titanium sì, sì, ma solo la scatoletta (forse) il resto è Aisi 316 :-D
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MessaggioInviato: mercoledì 4 aprile 2012, 2:51 
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Orologiaio Indipendente
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Località: Torino DECEDUTO
Carissimi Amici
Andare a casa dell'orso a fregargli il cestino del pic nic si rischia lo zampino.
Questo per dire che in campo saldatura ho molta da imparare da voi,ma mi permetto una osservazione.
Titanio e alluminio sono cugini primi.
Entrambi presentano la capacità di ossidarsi immediatamente con l'ossigeno.Quello nell'aria.
Il segreto stà nel pulirli e non farli venire a contatto con l'aria.
Ovvero il fattore C può avere funzionato.
L'alluminio si salda anche a stagno o con sue leghe,il problema è fare in modo che la lega aggrappi sul metallo e non sul suo ossido.
Idem per il titanio.
Questo è facile a dirsi ma poco pratico a realizzarsi.
Una delle tecniche usate è quella di usare un flussante che lo ricopra,senza mai farlo entrare a contatto con l'aria,raschiare la superfice,sempre coperto dal flussante,senza mai lasciarlo nudo,procedere alla saldatura,questa magicamente avviene.
Il tig o altri sitemi ad arco,come il filo,l'elettrodo o l'arco con la grafite,necessitano atmosfera inerte,ovvero un getto costante sul pezzo di anidride carbonica o miscela con argon.Idem con il laser,anzi con il laser serve anche elio,almeno era la miscela che usavamo per il taglio laser
Spero di essere stato di aiuto.
Ora esistono leghe adatte anche al bricco,ma il segreto è stato sù descritto.
Un salutone
Pierino la peste

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