Ciao, mi chiamo Carlo sono nato in una famiglia di linotipisti e fin da bambino ero attratto da quella strana macchina la Linotype inventata da un orologiaio tedesco tale Ottmar Mergenthalere, praticamente si trattava di un albero con una ventina di eccentrici ognuno dei quali comandava un'operazione e alla fine del ciclo la macchina sputava una fusione in piombo per la stampa tipografica.
Una ventina di anni fa' nel mio stabile si liberò un appartamento di proprietà di un vecchio orologiaio ed al custode gli si diede l'incombenza di liberare la cantina e da qui uscirono molti orologi che mi ritrovai a cercare di riparare per conto del nuovo proprietario (il custode).
Il primo una sveglietta mi esplose in mano, da li capii che per prima cosa si dovevano scaricare le molle, e cosi pian piano ho fatto esperienza, tale che, mi sono ritrovato a riparare orologi a tutti i familiari e conoscenti (riparare è una parola grossa diciamo, a pulire ed oliare ed eventualmente passare il fornitura alla ricerca di qualche pezzo danneggiato, per imboccolare ed altro non ho l'attrezzatura e lo spazio e forse non ne sono capace...).
L'orologio ripristinato di maggior prestigio, me lo sono ritrovato, dopo una serata trascorsa presso i genitori di un compagno di classe di mio figlio faceva bella vista su di un mobile ed io mi ero permesso di dire "che bello, sarebbe bello vederlo funzionare" detto fatto me lo sono ritrovato fra le mani. Ad una tale responsabilità non ero ancora pronto (pensando alla sveglietta esplosa) non c'era internet, non conoscevo nessuno che mi potesse aiutare e pian piano ho iniziato, senza sapere che orologio fosse e perché aveva una sola lancetta delle ore e non misurava i minuti? (che bei tempi, non esisteva la frenesia del subito).
Comunque pulito, verniciato di nero, appeso al muro con tasselli (pesava un sacco, con pesi enormi informi ed un pendolo lunghissimo)
funzionava alla perfezione ed ha scandito la mezzanotte e l'entrata nel nuovo millennio 12 anni fa'. (allora feci anche un video della riparazione)
Poi l'ho rivisto, solo il corpo, in una vetrina di un negozio in centro Milano ed infine l'ho anche dovuto riparare, il quadrante in ceramica, perché dopo un trasloco si ruppe in due metà, ora le ultime notizie lo riportano in un casale nelle colline Toscane.
Alla fine di tutte le varie riparazioni il Custode mi regalò alcuni orologi tra i quali un 400 Giorni il mio tormento...
su questo ho trascorso notti insonni in prove spostamenti vari e soprattutto lunghe attese, che se avessi potuto aver notizie come oggi con il vostro sito in quattro e quattr'otto...
La bestia è marcato KOMA attualmente fermo, e tale resterà, è capace di andare per un anno intero (se la moglie non fa le pulizie) e poi lo ricarichi e non c'è verso di farlo andare tre giri e stop, dopo un mese lo tocchi e lui va come se nulla fosse...
Tale avversione per questo orologio ha scatenato una fobia per la marca "Koma" e ultimamente me ne sono procurati una ventina che quando sarò in pensione saranno il mio divertimento tutti completi e muniti di sospensione nuova da sostituire. Oltre a questi ne possiedo uno vecchio a disco e tre con ricarica a batteria questi sono la causa della mia iscrizione al forum, per alcuni anni, non conoscendovi consultavo come ospite pendoleria.com poi per caso vi ho trovato e mi sono iscritto per consultare il CORSO OROLOGI 400 GIORNI e qui la folgorazione, avete un esperto che possiede e conosce questa tipologia di orologi!
Dato che dovrò smontarli per pulizia e oliatura e a differenza dei soliti 400 gg sono leggermente più complessi per via del bilanciere vorrei gentilmente rivolgermi:
mi potreste indicare la
regolazione del bilancere per il tempo di ricarica? come si fa a stabilire il giusto punto?
io ho solo intuito che se accelera: l'orologio si sovraccarica e quindi va il sfarfallio, se rallenta: si ferma per mancanza di carica (per aspettare un ciclo di ricarica in + o in meno ci vogliono mesi!!!).
P.S. su un filmato si vede la pila adoperata, una stilo da 1,5 Volt, mentre mi sembra che l'originale fosse da 3 volt reperibile nei negozi di Cine-Foto, attualmente li sto facendo funzionare con tale voltaggio.
Ho anche altri orologi sempre da considerarsi da Pendolo che dovrò restaurare, uno di cui ero in possesso solo della meccanica GB e non sapendo con chi confrontarmi ho pensato si trattasse di orologio Occhio di Bue e quindi ho trovato una cassa per assemblarlo (HAC), spero di non essermi sbagliato, e poi tre pendoli da camino tedeschi (su ebay.de a volte costano meno di un pacchetto di sigarette, se non fosse per i costi di spedizione) due completi non danneggiati da restaurare ed uno con la cassa in condizioni disastrose già pulita e passata con gomma lacca e tornata nuova, ma non riuscivo a metterlo in battuta, ovvero riuscivo, ma con il bilanciere molto spostato e non sincrono, poi con mia sorpresa mi sono accorto che vi era all'interno un rubino rotto, mi aspettavo di tutto meno che i rubini, ci sono speranze per la riparazione senza apparecchiature specifiche, oppure è cosa complessa?
Un saluto a tutti, ringraziandovi di avermi dedicato il vostro tempo. Carlo
Benvenuto 
Saluti
