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Re: Anello con osso di seppia
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MessaggioInviato: martedì 19 aprile 2016, 10:28 
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Iscritto il: martedì 6 marzo 2012, 12:15
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La tecnica dell'osso di seppia è interessante dal punto di vista didattico, ma sicuramente sorpassata, anche se in condizioni particolari (della serie non voglio sbattermi troppo o non ho il necessario), può ancora essere "utile".
Personalmente preferisco utilizzare una micro centrifuga e fare il calco dell'oggetto con la classica gomma da vulcanizzare no-shrink o al limite quelle a freddo se l'oggetto non permette, poi si fa la classica cera persa.
Riguardo alla discussione dei rottami del cliente, personalmente ritengo che avete scritto una quantità di baggianate.
Se il cliente porta rottame 750, ovviamente lo controllate, lo si separa il bianco dal giallo, si smontano le pietre e le molle di eventuali moschettoni.
Dopo si fonde con l'aggiunta degli appositi fondenti (borace, salnitro).
Mi spiegate voi come fa a calare di titolo ???
Al limite tende a salire ogni volta che lo rifondete.
Sempre che non si facciano porcate tipo aggiungere zinco o rame (giuro, in 30 anni mai sentito cose simili).
Giusto i miei 2 cent.
A parte questo, complimenti per la realizzazione con questa tecnica arcaica, veramente un lavoro ben fatto ! :2thumbs:


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Re: Anello con osso di seppia
MessaggioInviato: martedì 19 aprile 2016, 15:27 
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Calico ha scritto:
Probabilmente non sai quanta roba è stata venduta negli anni che aveva il titolo "fantasioso". Ho un delfino vuoto vendutoci per 750, spaccato in due da me medesimo per controllare, della famosa ditta "P&S" (non voglio querele) per il quale 750 (millesimi) era solo la maglia mentre il corpo del delfino, col foro per far uscire la cera persa, si è rivelato edssere in realtà di argento laminato oro a spessore 240 micron! Lo stesso grossista che raccoglieva e distribuiva merce di varie ditte (che oggi ha cambiato ragione sociale) a Firenze, si è ritrovato a fare le barre di oro di merce da lui venduta nei precedenti 50 anni, ma al banco metalli di Vicenza il titolo era inferiore a 750! Quindi, prima di dire agli altri che scrivono BAGGIANATE occhio. Perché io posso cancellarmi dal forum, tanto di essere offeso gratuitamente da chi si trincera dietro una tastiera mi importa proprio il giusto!


Calico, lo scrivere che ti puoi cancellare dal forum per una affermazione simile, mi colpisce parecchio.
Tu mi fai un esempio di scorretezza commerciale, oserei dire truffa, anzi è proprio truffa.
Io ho parlato di rottame controllato e verificato.
Tu in questo post hai descritto delle cose che purtroppo succedono, ma che io non ho nemmeno contemplato.
Quindi, in generale ripeto che sono baggianate o meglio cose non corrette.
Se un cliente mi porta rottame, dopo un primo esame in sua presenza, ne eseguo un altro accurato nella calma del banchetto e se qualcosa non è conforme chiamo il cliente, gli spiego le cose e rendo il o i pezzi non 750, voglio sperare che questa sia la prassi comune.
Nel tuo specifico caso non mi addentro, perchè l'ho già specificato, se fondo rottame è rottame che controllo bene.
Se poi ci addentriamo nei meandri delle ditte che si sono prese "licenze poetiche", ne esce fuori un qualcosa color cioccolata.
Quindi se fondo 750, come minimo ottengo 750 o superiore.
Bisogna però specificare una cosa, il marchio di fabbricazione si mette su un oggetto di cui si è prodotta anche la lega, il resto è trasformazione di un oggetto, quindi non è fabbricazione.
Però è meglio non addentrarsi nelle fumosità legislative.

Inioltre il termine baggianate era rivolto all'affermazione di parecchi, in cui si è dubitato del fatto che l'oro del cliente non viene quasi mai usato; è una affermazione ingiusta, l'oro del cliente c'è sempre, al limite se ne aggiunge altro per compensare le perdite di lavorazione, poi se andiamo a spaccare il pelo in 4 ovviamente una parte sarà rimasta nel banco sotto forma di limatura, ma a quel punto il discorso non finisce più.


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Re: Anello con osso di seppia
MessaggioInviato: martedì 19 aprile 2016, 15:59 
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Jackaroe ha scritto:
La tecnica dell'osso di seppia è interessante dal punto di vista didattico, ma sicuramente sorpassata, anche se in condizioni particolari (della serie non voglio sbattermi troppo o non ho il necessario), può ancora essere "utile".
Personalmente preferisco utilizzare una micro centrifuga e fare il calco dell'oggetto con la classica gomma da vulcanizzare no-shrink o al limite quelle a freddo se l'oggetto non permette, poi si fa la classica cera persa.
Riguardo alla discussione dei rottami del cliente, personalmente ritengo che avete scritto una quantità di baggianate.
Se il cliente porta rottame 750, ovviamente lo controllate, lo si separa il bianco dal giallo, si smontano le pietre e le molle di eventuali moschettoni.
Dopo si fonde con l'aggiunta degli appositi fondenti (borace, salnitro).
Mi spiegate voi come fa a calare di titolo ???
Al limite tende a salire ogni volta che lo rifondete.
Sempre che non si facciano porcate tipo aggiungere zinco o rame (giuro, in 30 anni mai sentito cose simili).
Giusto i miei 2 cent.
A parte questo, complimenti per la realizzazione con questa tecnica arcaica, veramente un lavoro ben fatto ! :2thumbs:


Ho usato questa tecnica perchè espressamente richiesta dalla cliente, altrimenti avrei certamente usato la cera persa, tecnica che peraltro ho dovuto utilizzare per realizzare il modello in argento che si vede nelle foto e che ho utilizzato per fare lo stampo nell'osso.
Mai mi sognerei di marchiare con la mia sigla distintiva una fusione di cui non conosco per certo il titolo, e "per certo" intendo che o la lega l'ho preparata io o chi mi fonde l'oggetto me la certifica.Sarebbe scorretto e le sanzioni sono salate...
Come ha già detto Calico il fatto che un rottame sia marchiato a 750 non garantisce che una volta fuso il titolo rimanga 750... perche?
perchè magari la ditta produttrice ha truffato
perchè magari la ditta produttrice ha sbagliato
perchè magari gli oggetti sono stati riparati più volte e come ben saprai la lega per saldatura abbassa il titolo
perchè magari gli oggetti hanno 100 anni e chissà quante ne hanno passate! (riparazioni con pezzetti di altro metallo o con altro titolo ect ) hai mai visto anelli con smeraldo con le griffes in palladio?


Per finire:
il Regolamento Europeo 1907/2006!
dal 2013 i contenuti di nichel consentiti sono cambiati e sono pressoché a zero quindi se i rottami hanno più di 3 anni (va beh facciamo finta che tutti si siano adeguati subito :cool: ) bisogna per forza raffinare e rifare la lega.


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Re: Anello con osso di seppia
MessaggioInviato: martedì 19 aprile 2016, 16:19 
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Iscritto il: mercoledì 6 aprile 2016, 14:59
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Jackaroe ha scritto:
Calico ha scritto:
Probabilmente non sai quanta roba è stata venduta negli anni che aveva il titolo "fantasioso". Ho un delfino vuoto vendutoci per 750, spaccato in due da me medesimo per controllare, della famosa ditta "P&S" (non voglio querele) per il quale 750 (millesimi) era solo la maglia mentre il corpo del delfino, col foro per far uscire la cera persa, si è rivelato edssere in realtà di argento laminato oro a spessore 240 micron! Lo stesso grossista che raccoglieva e distribuiva merce di varie ditte (che oggi ha cambiato ragione sociale) a Firenze, si è ritrovato a fare le barre di oro di merce da lui venduta nei precedenti 50 anni, ma al banco metalli di Vicenza il titolo era inferiore a 750! Quindi, prima di dire agli altri che scrivono BAGGIANATE occhio. Perché io posso cancellarmi dal forum, tanto di essere offeso gratuitamente da chi si trincera dietro una tastiera mi importa proprio il giusto!


Calico, lo scrivere che ti puoi cancellare dal forum per una affermazione simile, mi colpisce parecchio.
Tu mi fai un esempio di scorretezza commerciale, oserei dire truffa, anzi è proprio truffa.
Io ho parlato di rottame controllato e verificato.
Tu in questo post hai descritto delle cose che purtroppo succedono, ma che io non ho nemmeno contemplato.
Quindi, in generale ripeto che sono baggianate o meglio cose non corrette.
Se un cliente mi porta rottame, dopo un primo esame in sua presenza, ne eseguo un altro accurato nella calma del banchetto e se qualcosa non è conforme chiamo il cliente, gli spiego le cose e rendo il o i pezzi non 750, voglio sperare che questa sia la prassi comune.
Nel tuo specifico caso non mi addentro, perchè l'ho già specificato, se fondo rottame è rottame che controllo bene.
Se poi ci addentriamo nei meandri delle ditte che si sono prese "licenze poetiche", ne esce fuori un qualcosa color cioccolata.
Quindi se fondo 750, come minimo ottengo 750 o superiore.
Bisogna però specificare una cosa, il marchio di fabbricazione si mette su un oggetto di cui si è prodotta anche la lega, il resto è trasformazione di un oggetto, quindi non è fabbricazione.
Però è meglio non addentrarsi nelle fumosità legislative.

Inioltre il termine baggianate era rivolto all'affermazione di parecchi, in cui si è dubitato del fatto che l'oro del cliente non viene quasi mai usato; è una affermazione ingiusta, l'oro del cliente c'è sempre, al limite se ne aggiunge altro per compensare le perdite di lavorazione, poi se andiamo a spaccare il pelo in 4 ovviamente una parte sarà rimasta nel banco sotto forma di limatura, ma a quel punto il discorso non finisce più.



Per quello che riguarda la mia esperienza e si sono giovane ma sono 16 anni che lavoro a tutti gli effetti, posso dire che il 99% degli oggetti che i clienti mi hanno portato dicendo "l'ho fatto fare con il mio oro" erano palesemente oggetti fatti in serie magari pure catename, chiaro qua entra in gioco la serietà dell'orafo o del gioielliere ma tant'è.
poi per quanto possa essere accurato il tuo controllo non potrai mai verificare se l'oro è 750 o 748 ( a meno che tu non abbia un spettrometro a raggi x o le attrezzature per il saggio certificato) con la pietra di paragone.
Il discorso che se realizzi un oggetto con una parte dell'oro del cliente non si debba marchiare non mi convince molto...

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 maggio 2002, n.150
Regolamento recante norme per l'applicazione del decreto legislativo
22 maggio 1999, n. 251, sulla disciplina dei titoli e dei marchi di
identificazione dei metalli preziosi. (GU n. 173 del 25-7-2002)
Art. 2.
1. L'obbligo del marchio di identificazione e della indicazione del titolo si applica alle materie prime ed
ai lavori in metalli preziosi anche se eseguiti per conto del committente e con materiali da questi
forniti.


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Re: Anello con osso di seppia
MessaggioInviato: martedì 19 aprile 2016, 17:48 
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Kurtz81 ha scritto:
Jackaroe ha scritto:
Calico ha scritto:
Probabilmente non sai quanta roba è stata venduta negli anni che aveva il titolo "fantasioso". Ho un delfino vuoto vendutoci per 750, spaccato in due da me medesimo per controllare, della famosa ditta "P&S" (non voglio querele) per il quale 750 (millesimi) era solo la maglia mentre il corpo del delfino, col foro per far uscire la cera persa, si è rivelato edssere in realtà di argento laminato oro a spessore 240 micron! Lo stesso grossista che raccoglieva e distribuiva merce di varie ditte (che oggi ha cambiato ragione sociale) a Firenze, si è ritrovato a fare le barre di oro di merce da lui venduta nei precedenti 50 anni, ma al banco metalli di Vicenza il titolo era inferiore a 750! Quindi, prima di dire agli altri che scrivono BAGGIANATE occhio. Perché io posso cancellarmi dal forum, tanto di essere offeso gratuitamente da chi si trincera dietro una tastiera mi importa proprio il giusto!


Calico, lo scrivere che ti puoi cancellare dal forum per una affermazione simile, mi colpisce parecchio.
Tu mi fai un esempio di scorretezza commerciale, oserei dire truffa, anzi è proprio truffa.
Io ho parlato di rottame controllato e verificato.
Tu in questo post hai descritto delle cose che purtroppo succedono, ma che io non ho nemmeno contemplato.
Quindi, in generale ripeto che sono baggianate o meglio cose non corrette.
Se un cliente mi porta rottame, dopo un primo esame in sua presenza, ne eseguo un altro accurato nella calma del banchetto e se qualcosa non è conforme chiamo il cliente, gli spiego le cose e rendo il o i pezzi non 750, voglio sperare che questa sia la prassi comune.
Nel tuo specifico caso non mi addentro, perchè l'ho già specificato, se fondo rottame è rottame che controllo bene.
Se poi ci addentriamo nei meandri delle ditte che si sono prese "licenze poetiche", ne esce fuori un qualcosa color cioccolata.
Quindi se fondo 750, come minimo ottengo 750 o superiore.
Bisogna però specificare una cosa, il marchio di fabbricazione si mette su un oggetto di cui si è prodotta anche la lega, il resto è trasformazione di un oggetto, quindi non è fabbricazione.
Però è meglio non addentrarsi nelle fumosità legislative.

Inioltre il termine baggianate era rivolto all'affermazione di parecchi, in cui si è dubitato del fatto che l'oro del cliente non viene quasi mai usato; è una affermazione ingiusta, l'oro del cliente c'è sempre, al limite se ne aggiunge altro per compensare le perdite di lavorazione, poi se andiamo a spaccare il pelo in 4 ovviamente una parte sarà rimasta nel banco sotto forma di limatura, ma a quel punto il discorso non finisce più.



Per quello che riguarda la mia esperienza e si sono giovane ma sono 16 anni che lavoro a tutti gli effetti, posso dire che il 99% degli oggetti che i clienti mi hanno portato dicendo "l'ho fatto fare con il mio oro" erano palesemente oggetti fatti in serie magari pure catename, chiaro qua entra in gioco la serietà dell'orafo o del gioielliere ma tant'è.
poi per quanto possa essere accurato il tuo controllo non potrai mai verificare se l'oro è 750 o 748 ( a meno che tu non abbia un spettrometro a raggi x o le attrezzature per il saggio certificato) con la pietra di paragone.
Il discorso che se realizzi un oggetto con una parte dell'oro del cliente non si debba marchiare non mi convince molto...

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 maggio 2002, n.150
Regolamento recante norme per l'applicazione del decreto legislativo
22 maggio 1999, n. 251, sulla disciplina dei titoli e dei marchi di
identificazione dei metalli preziosi. (GU n. 173 del 25-7-2002)
Art. 2.
1. L'obbligo del marchio di identificazione e della indicazione del titolo si applica alle materie prime ed
ai lavori in metalli preziosi anche se eseguiti per conto del committente e con materiali da questi
forniti.

Già, il decreto è chiaro !
Allora i casi sono due, o si fa il saggio, porti a 750 e marchi a titolo effettivo e metti il tuo punzone (con adeguati costi)
oppure metti punzone e marchio su metallo di cui non conosci il titolo. (il discorso è a terza persona, non rivolto a te !)
La legge è pericolosa.
A parte tutto ho paura che si stiano creando malumori non voluti.
I complimenti per il lavoro sono sinceri e meritati.
Tutto il resto del discorso si presta a svariate interpretazioni e la scrittura non è la voce, quindi onde evitare incomprensioni, preferisco scusarmi con Calico se si è sentito offeso ed evitare ulteriori approfondimenti su un discorso che porta a varie ramificazioni tutte veritiere.


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Re: Anello con osso di seppia
MessaggioInviato: martedì 19 aprile 2016, 19:12 
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Provincia: GO
Dico a Kurtz81 come può mettere in dubbio che si possa fare una fusione con l'oro del cliente visto che lui stesso l'ha fatta?
Se una persona va da un orafo artigiano e gli chiede espressamente di fondergli il suo oro, qualsiasi orafo artigiano lo farebbe, non vedo dove stia il problema... anzi ne sarebbe pure felice. Poi se si cerca un trattamento del genere in centro commerciale è pure logico che si avrà in cambio semplice merce di fabbrica perchè per loro è impossibile soddisfare questa richiesta.

Ciao,
Luca


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Re: Anello con osso di seppia
MessaggioInviato: martedì 19 aprile 2016, 23:13 
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Iscritto il: mercoledì 6 aprile 2016, 14:59
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LucaP10 ha scritto:
Dico a Kurtz81 come può mettere in dubbio che si possa fare una fusione con l'oro del cliente visto che lui stesso l'ha fatta?
Se una persona va da un orafo artigiano e gli chiede espressamente di fondergli il suo oro, qualsiasi orafo artigiano lo farebbe, non vedo dove stia il problema... anzi ne sarebbe pure felice. Poi se si cerca un trattamento del genere in centro commerciale è pure logico che si avrà in cambio semplice merce di fabbrica perchè per loro è impossibile soddisfare questa richiesta.

Ciao,
Luca


Ciao Luca,
certo che si può fare, quello che penso è che a seconda della strada che prendi (raffino o fondo il rottame?) ci si trova davanti a delle difficoltà non tutte facilmente risolvibili, per cui a volte bisogna scendere a compromessi. Poi la serietà dell'orafo o del gioielliere fa il resto e a volte, mi è parso di capire dagli esempi che ho avuto, pur di prendere il lavoro si sorvola su alcuni dettagli. :shock:
Per quanto riguarda il centro commerciale non mi va di generalizzare ma farei un distinguo fra catene di negozi e altri.


Ringrazio chi mi ha fatto i complimenti :D :D :D


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Re: Anello con osso di seppia
MessaggioInviato: mercoledì 20 aprile 2016, 21:46 
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Certo se hai oro bianco e giallo è un problema fonderli assieme, ma tutto oro giallo ad esempio punzonato con regolare marchio di fabbrica e valutato come autentico... possiamo dire che non è un problema? Tecnicamente intendo... Ma anche avesse gradazioni di colore differente (uno più paglierino uno leggermente più rosato) quindi leghe differenti magari non lavorerà in maniera eccellente al laminatoio ma per una fusione a mio avviso non sarebbe un problema. Sempre secondo la volontà del cliente...

Poi è normale che se si vuole fare un anello "nuovo" da marchiare e punzonare e mettere in vetrina si è obbligati a rifare la lega perchè risponde a delle caratteristiche che un oggetto nuovo, destinato al pubblico, deve avere.

Ciao,
Luca


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