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soluzioni di soda caustica
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MessaggioInviato: venerdì 19 ottobre 2007, 19:59 
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Iscritto il: domenica 23 settembre 2007, 10:20
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Per quanto riguarda il primo punto, essendo la soda caustica una base forte completamente dissociata, sciogliendone una mole in acqua e portando ad un litro la soluzione, il pH è 14.
1 mole di NaOH è uguale a 40 grammi.

:sad: Non accenno alla teoria di quanto sopra affermato per non annoiarvi, ma se qualcuno lo volesse .... basterà chiedere.

Per quanto riguarda il secondo punto puoi usare l'acqua che vuoi, l'importante è che tu la faccia bollire per scacciare tutta la CO2 libera.

Dopo aver preparato la tua soluzione tappa bene e apri il meno possibile per evitare che la CO2 dell'aria reagisca con la tua soluzione di soda caustica e produca carbonato di sodio ( il bicarbonato non può esistere in quanto la base forte strappa immediatamente il residuo idrogenionico del bicarbonato trasformandolo in carbonato!)
Se sei un raffinato potresti applicare alla tua bottiglia un filtro in grado di bloccare la CO2 dell'aria ed evitare la carbonatazione della tua soluzione.

Saluti da Cromaticus e buo lavoro

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Re: soluzioni di soda caustica
MessaggioInviato: mercoledì 24 ottobre 2007, 21:43 
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Come ritrovo la formula del bagno al nichel la pubblicherò.
Quali sono le informazioni sul bagno al rame e al cromo, che vorresti sapere?
saluti da Cromaticus

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Questioni di galvanostegia
MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 18:37 
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Faccio una premessa generale!
Nonostante tutti i progressi della scienza ed in particolare della chimica , la galvanostegia rimane sempre un'arte e come tale piena di aspetti misteriosi e insondabili e spesso poco spiegabili, tanto che spesso somiglia a vera alchimia più che scienza !!
Per questo in giro ci sono molte ricette e composizioni per i bagni , anche se alcune sono piene di stravaganze .
Io sono dell'idea che ognuno sperimenta quella che vuole , anche se io sono per la semplicità ed uso la seguente composizione per le piccole parti di ottone e zinco:

Solfato di nichel 70 gr / L
cloruro di ammonio 15 gr/L
solfato di sodio 150 gr/L
acido borico 15 gr/L
temperatura 30 °C, pH 5,5 , Volt 6 -8
Attenzione sempre al pH perchè l'eccesso di ammoniaca rende i depositi fragili .

Domanda 01

Le passivazioni sono molto difficili da togliere chimicamente perchè il cromo è un metallo molto resistente e l'acido solforico lo attacca poco.
Ancor più resistenti i suoi ossidi che si formano con alte correnti .
Non capisco bene la prima domanda.

Domanda 02
Non so se ho capito bene cosa intendi, ma la densità è proporzionale agli ioni presenti e la temperatura influenza la mobilità ionica, più sale la temperatura e più aumenta la mobilità.

Ora se diminuisco la temperatura e quindi la mobilità ionica devo aumentare la densità . ovvero la concentrazione di ioni affinchè una sezione ideale venga attraversata nell'unità di tempo dallo stesso numero di ioni.

Pertanto devo giocare tra densità e temperatura affinchè l'elettrodeposizione avvenga in maniera corretta ovvero giunga al catodo una sufficiente quantità di ioni metallici e avvenga la loro deposizione sul catodo.

Domanda 03
immergendo un pezzo metallico in bagno galvanico senza tensione , si forma una pila elettrica e avvengono le reazioni esattamente contrarie a quelle dell'ettrodeposizione, con pregiudizio del successivo deposito metallico.

Domanda 04

Il carbonato di bario non fa precipitare nessuna sostanza organica, ma solo qualche sale metallico , in funzione del pH però.
la domanda è troppo generica dovresti chiarirla meglio.
Per eliminare il corpo di fondo filtra attraverso carta da filtro o un panno bianco di feltro, lavati prima con acqua distillata acidulata.

Il cromo metallico non si trova in natura, si ottiene mediante trattamento di riduzione in altoforno.

BAGNI DI RAME

I crateri si formano per sviluppo superficiale di gas.
Bisognerebbe conoscere la composizione del bagno utilizzato.
In ogni caso gli elettrodi devono seguire il più possibile la forma dell'oggetto ed evitare che punti dell'oggetto rimangano nascosti all'agitazione etc.

La dissoluzione interstiziale dell'oro nel rame ha una cinetica secolare e non penso che sia un tuo problema, magari sarà una usura del deposito superficiale o un distacco o una simulazione di deposizione che in realtà non è avvenuta.

Oddio che fatica !!!
A chi intesto la fattura ? Saluti da Cromaticus

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MessaggioInviato: lunedì 12 novembre 2007, 2:31 
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No, tutto rientra nei valori di solubilità dei rispettivi composti.

Preciso che se si alzasse il pH , si formerebbe idrossido di ammonio ( il cui catione deriva dal cloruro di ammonio) ovvero ammoniaca.

Rame e oro hanno raggi atomici simili e quindi si piacciono e si scambiano nei rispettivi reticoli cristallini.

Non saprei al momento una soluzione per il problema del bario.

Per quanto riguarda il bagno al rame la quantità di solfato di rame è un pò troppo bassa (concentrazioni di rame solfato basse, si usano nei bagni al cianuro che funge da depolarizzante), tale da favorire forse la scarica dell'idrogeno.
Puoi provare a portare la quantità di solfato di rame a 150 gr/L , eliminare i cloruri e aggiungere urea 0,1 gr/L come depolarizzante e per migliorare il deposito.


8-) Bye Bye da Cromaticus

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problemi di aderenza
MessaggioInviato: domenica 13 aprile 2008, 14:42 
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Lo strato che si forma è polveroso o compatto?
L'agitazione del bagno è buona?
Mi sembra una adesione per deposito meccanico e non elettrolotico.
hai provato a rivestire la tua vasca con un telo impermeabile tipo quello per piccole piscine o laghetti da giardino?
Ci vorrebbe una foto dell'impianto per capire le dimensioni , è molto grande?
Saluti da Roberto

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Re: problemi di aderenza -reply
MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 17:52 
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Purtroppo queste cose spesso sono molto complicate , anche se una volta trovata la soluzione spesso sembra l'uovo di colombo.
Capire a distanza quale potrebbe essere il problema, senza visionare l'impianto e fare delle prove e al limite anche delle analisi, è terribilmente arduo e prudentemente non mi avventuro al buio.
Non saprei cosa consigliarti, se non un amico esperto, da reperire in loco.
Spero che tu risolva presto il tuo problema, nel frattempo un grosso saluto.
Cromaticus

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Re: soluzioni di soda caustica
MessaggioInviato: sabato 5 novembre 2016, 8:59 
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Provincia: cagliari
cromaticus ha scritto:
Per quanto riguarda il primo punto, essendo la soda caustica una base forte completamente dissociata, sciogliendone una mole in acqua e portando ad un litro la soluzione, il pH è 14.
1 mole di NaOH è uguale a 40 grammi.

:sad: Non accenno alla teoria di quanto sopra affermato per non annoiarvi, ma se qualcuno lo volesse .... basterà chiedere.

Per quanto riguarda il secondo punto puoi usare l'acqua che vuoi, l'importante è che tu la faccia bollire per scacciare tutta la CO2 libera.

Dopo aver preparato la tua soluzione tappa bene e apri il meno possibile per evitare che la CO2 dell'aria reagisca con la tua soluzione di soda caustica e produca carbonato di sodio ( il bicarbonato non può esistere in quanto la base forte strappa immediatamente il residuo idrogenionico del bicarbonato trasformandolo in carbonato!)
Se sei un raffinato potresti applicare alla tua bottiglia un filtro in grado di bloccare la CO2 dell'aria ed evitare la carbonatazione della tua soluzione.

Saluti da Cromaticus e buo lavoro


avendo sciolto delle microperle di soda caustica in un litro d'acqua demineralizzata in percentuale 300 g pe litro mi ritrovo sul fondo della bottiglia una massa di carbonato pari a 2 dita .... Allora ho diviso il restante liquido e messo in un altro recipiente il tale liquido ha scaldato pe un po fino a raffreddarsi ... ora mi domando perché se messo nella cella elettrolitica di una saldatrice non produce gas ? la carbonatazione ha influito sulla soluzione forse?


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