La seconda che hai detto... Per fare impazzire gli amici.


Credo anche che li legge però.

Io preferisco la versione cartacea........un bel libro a cui fare le orecchie alla pagina dove sei arrivato
Glauco e' Mefistofelico e Macchiavellico.......

Penso anche io. E come detto, gara a parte, ho imparato molte cose nuove in questi giorni. Per me gli orologi erano una passione ma mai avrei pensato che il loro mondo fosse così vasto e vario. Sono proprio contento di aver incontrato questo forum e tutti voi!

Si assolutamente la versione cartacea è anni luce meglio! solo che per vedere di cosa parla intanto ho scaricato l'estratto. Il Kindle è comodo soprattutto in ferie ma il libro di carta è un'altra cosa...

Contraccambio Mauro

Io ci ho messo un po' a capirlo, pensa che mi sono registrato nel 2014, m ho aspettato quasi due anni prima di postare qualcosa, anche perché dopo due anni di sola lettura, ho capito che tipo di pasta univa tutti. Penso di non sbagliarmi se dico che è raro trovare forum con persone simili. Moralmente e professionalmente.

Hai ragione. Io mi perdo le serate a leggere tra i vari forum... e che per ora mi concentro solo su orologi da polso e da tasca... Se mi metto a leggere pendole e tutto il resto mia moglie chiede il divorzio!
Quì c'è un sapere antico e nessuna gelosia di condividerlo. C'è competenza e il riconoscimento anche di chi sta imparando. C'è disponibilità e amicizia, apertura e umiltà. Qui ci sono persone vere ed è per questo che le senti amiche dal primo momento.

Bhe' che dire........Vincenzo e Mauro una grande coppia
Non dimenticatevi pero' che nel Quizzone siamo avversari

si appunto ora basta!!!! Glauco caccia i risultati!!!

Ecco, appunto

Vabbè ragazzi, mi sa che arrivi tardi la risposta del nostro Capitano, la leggerò domattina mi sa
Buonanotte a tutti

Penso di aver capito, Glauco vuole farci la sorpresa di lanciare il jolly prima di sapere i risultati di ieri.

Ora che siete tutti a nanna....diamo la conclusione della 5a prova. Artax69 in coppia con Masterbeat1 ha dato per primo la risposta.sbagliata. La fretta gli ha fatto leggere il protagonista invertendolo con l'autore. Poi e' arrivato Gaetano.Vizzini che in coppia con Paolo1960 ha dato la risposta corretta. Ma....Ars57 ha dato una risposta veramente completa e ben argomentata. Viste le difficoltà che Meserthim ( ti sono fortemente vicino!) sta affrontando e constatato l'impegno dei due non facile e' inevitabile premiare due coppie per questa prova! Complimenti a tutti ragazzi!!! Complimenti anche ai vinti,che,constatato l'errore,avevano rimediato quasi subito. A loro vanno comunque i 2 punti! Siete grandi ragazzi!!! Spero molti di voi abbiate il tempo di leggere questo libro. Intanto posto la risposta migliore che ho ricevuto cosicché tutti possiate beneficiarne!

Un abbraccio!

Vostro Glauco!

I grandi romanzi sono capaci di cogliere passaggi d’epoca decisivi senza stilare manifesti ideologici. Semplicemente raccontando. È questo il caso dell’Istituto per la Regolazione degli Orologi, scritto nel 1961 da Ahmet Hamdi Tanpinar, e pubblicato da Einaudi grazie al suggerimento di un altro famoso scrittore turco, il premio Nobel Orhan Pamuk. Tanpinar affronta un tema gigantesco e attualissimo, sciogliendolo sapientemente in una narrazione sontuosa e fantastica, degna di un Singer della mezzaluna. La vita di ciascuno, notoriamente, si è fatta sempre più caotica, disordinata. E per provare a mettere ordine in tale caos bisogna inventarsi qualcosa, nel frangente specifico un istituto che addirittura regola il tempo: eccolo il tema. Ma l’invenzione è talmente campata per aria che finirà per complicare ulteriormente e inutilmente l’esistenza. In particolare quella del protagonista, Hayri Irdal, il quale, giunto all’età di 70 anni, decide di mettere nero su bianco le sue avventure esistenziali, un viaggio sulle montagne russe tra miseria e ricchezza, vergogna e fama, dolore e successo. Con una sola costante: la passione sfrenata per gli orologi. A partire da quella pendola che campeggiava nella casa dei genitori e viveva di una vita tutta sua, indipendente e inafferrabile: «non tollerava né riparazioni né regolazioni. Incarnava un tempo speciale, lontano dagli uomini. A volte si metteva a suonare. Poi per mesi non esistevano che le oscillazioni del suo pendolo». Sua madre la chiamava «il Santo». Da ragazzo, Hayri frequenta la bottega di Nuri Efendi, più che un orologiaio un vero filosofo, capace di dire: «L’orologio è lo spazio, il suo movimento è il tempo e la sua regolazione è l’uomo. Ciò dimostra che nell’uomo il tempo e lo spazio coesistono». Dopo anni di stenti e di tribolazioni, quegli azzardi filosofici torneranno buoni grazie all’incontro di Hayri con Halit il Regolatore. Fiutando un possibile affare, questo geniale cialtrone si inventa infatti l’Istituto per la Regolazione degli Orologi con annessi e connessi: truppe di
giovani occupati a ordinare il tempo di lavoro e della vita sociale, gadget di ogni tipo, pubblicazioni,
impiego di ipotetici esperti, controllo sui negozi di orologi del paese. In breve, un gigantesco carrozzone di nessuna utilità. Ma Halit sa come muoversi: basta credere fino in fondo a quel che si fa, dice, e poi rivendere l’idea come fosse la più innovativa e indispensabile in assoluto. I fatti, incredibile a dirsi, sembrano dargli ragione. A Istanbul (e in mezzo mondo) non si parla d’altro che dell’Istituto, capace di offrire un nuovo e non meglio precisato ordine alla vita. Hayri sa bene che si tratta di una frode colossale. Ma ormai c’è dentro fino al collo e l’intera vicenda sarà la causa del suo trionfo e dell’implicita sventura che porterà con sé.


Ars57-Meserthim

Grazie Glauco e complimenti a Ars57 e Meserthim. Non conosco i problemi ai quali accennava Glauco ma un grosso grosso in bocca al lupo da parte mia.