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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2009, 14:17 
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Bergeon ha scritto:
ora ho capito come fanno gli orafi a saldare. anche questa è un'arte. Grazie della spiegazione.

Una volta sotto consiglio di un orafo avevo una ruota di una parigina che si era dissaldata dal suo albero in acciaio. L'orafo mi consigliò di usare borace per disossidare. Presi una specie di cono comperato in fornitura per orafi e su un pezzo di marmo con un po di acqua feci una specie di acqua bianca che con un pennello usai per sporcare l'acciaio del pignone e la ruota da saldare. Con un cannello a gas inidirizzai la fiamma sui due pezzi e mi ricordo di aver messo dei pezzetti di filo di stagno tagliati per unire i due pezzi ma i due pezzi non si saldarono l'acciaio diventò nero e l'ottone della ruota si fuse! ! ! dovetti comperare in un mercatino una parigina identica per recuperare la ruota. Da all'ora non ho più avuto il coraggio di saldare con il borace. Perchè si è fuso l'ottone? Il borace avrà contribuito alla fusione? oppure ne misi troppo?



Il cono di borace con la boracera in marmo è ancora la cosa migliore per saldare metalli nobili, nel tuo caso non andava bene sia perchè non è assolutamente compatibile con lo stagno e anche perchè non è il migliore disossidante per l'acciaio. La migliore cosa da fare se ti capita ancora un caso simile, è di usare saldatura ad alto tenore di argento tipo "Castolin 1802" o "castolin 1020", il primo fonde a 600°C il secondo a 620-660°C, si trovano in bacchette da 1.5 mm lunghe 300 mm circa sia "nude" che rivestite con l'apposito disossidante (sempre a base borace), costano relativamente poco, sui 10e circa e le puoi trovare in una buona ferramenta o in un negozio di forniture per idraulici. Per saldare si usa un comune cannello a butano o propano con fiamma morbida, poi per decapare puoi usare una soluzione di acido solforico (attento però che intacca l'acciaio) o meglio il decapante rosa per oreficeria. Tieni anche presente che la saldatura a stagno ha poca resistenza alla trazione ed è indicata solo per particolari con piccole sollecitazioni meccaniche, mentre la saldobrasatura a "castolin" ha un'alta resistenza alle sollecitazioni meccaniche (circa 500N/mm2) ed è adattissima per piccoli particolari e anche per pezzi molto più grandi.


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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 1:52 
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Orologiaio Indipendente
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batstar ha scritto:
Bergeon ha scritto:
ora ho capito come fanno gli orafi a saldare. anche questa è un'arte. Grazie della spiegazione.

Una volta sotto consiglio di un orafo avevo una ruota di una parigina che si era dissaldata dal suo albero in acciaio. L'orafo mi consigliò di usare borace per disossidare. Presi una specie di cono comperato in fornitura per orafi e su un pezzo di marmo con un po di acqua feci una specie di acqua bianca che con un pennello usai per sporcare l'acciaio del pignone e la ruota da saldare. Con un cannello a gas inidirizzai la fiamma sui due pezzi e mi ricordo di aver messo dei pezzetti di filo di stagno tagliati per unire i due pezzi ma i due pezzi non si saldarono l'acciaio diventò nero e l'ottone della ruota si fuse! ! ! dovetti comperare in un mercatino una parigina identica per recuperare la ruota. Da all'ora non ho più avuto il coraggio di saldare con il borace. Perchè si è fuso l'ottone? Il borace avrà contribuito alla fusione? oppure ne misi troppo?



Il cono di borace con la boracera in marmo è ancora la cosa migliore per saldare metalli nobili, nel tuo caso non andava bene sia perchè non è assolutamente compatibile con lo stagno e anche perchè non è il migliore disossidante per l'acciaio. La migliore cosa da fare se ti capita ancora un caso simile, è di usare saldatura ad alto tenore di argento tipo "Castolin 1802" o "castolin 1020", il primo fonde a 600°C il secondo a 620-660°C, si trovano in bacchette da 1.5 mm lunghe 300 mm circa sia "nude" che rivestite con l'apposito disossidante (sempre a base borace), costano relativamente poco, sui 10e circa e le puoi trovare in una buona ferramenta o in un negozio di forniture per idraulici. Per saldare si usa un comune cannello a butano o propano con fiamma morbida, poi per decapare puoi usare una soluzione di acido solforico (attento però che intacca l'acciaio) o meglio il decapante rosa per oreficeria. Tieni anche presente che la saldatura a stagno ha poca resistenza alla trazione ed è indicata solo per particolari con piccole sollecitazioni meccaniche, mentre la saldobrasatura a "castolin" ha un'alta resistenza alle sollecitazioni meccaniche (circa 500N/mm2) ed è adattissima per piccoli particolari e anche per pezzi molto più grandi.



UN momento, ma la ruota di ottone era saldata al pignone di acciao? mi sembra molto strano

PER-D.B. e la rodiatura?

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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 16:49 
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Iscritto il: giovedì 31 agosto 2006, 12:34
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Località: Cremona
krunz47 ha scritto:
Bergeon ha scritto:
ora ho capito come fanno gli orafi a saldare. anche questa è un'arte. Grazie della spiegazione.

Una volta sotto consiglio di un orafo avevo una ruota di una parigina che si era dissaldata dal suo albero in acciaio. L'orafo mi consigliò di usare borace per disossidare. Presi una specie di cono comperato in fornitura per orafi e su un pezzo di marmo con un po di acqua feci una specie di acqua bianca che con un pennello usai per sporcare l'acciaio del pignone e la ruota da saldare. Con un cannello a gas inidirizzai la fiamma sui due pezzi e mi ricordo di aver messo dei pezzetti di filo di stagno tagliati per unire i due pezzi ma i due pezzi non si saldarono l'acciaio diventò nero e l'ottone della ruota si fuse! ! ! dovetti comperare in un mercatino una parigina identica per recuperare la ruota. Da all'ora non ho più avuto il coraggio di saldare con il borace. Perchè si è fuso l'ottone? Il borace avrà contribuito alla fusione? oppure ne misi troppo?



L'accaio con lo stagno non lo saldi nemmeno con l'aiuto di qualche Santo.

Puoi saldare a stagno il ferro dolce, L'acciaio, per definizione, è inattaccabile da quel tipo di saldature, altrimenti che acciaio è?

Bergeon parlava di una ruota di parigina; non esiste parigina degna di questo nome dove le ruote sono fissate sul pignone solo ed esclusivamente con stagno.
E ti garantisco che i pignoni sono tutto tranne che ferraccio. :-D

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MessaggioInviato: mercoledì 1 aprile 2009, 0:05 
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