Life long and prosper...in the dark side on the moon...con questa ricorrenza sono venute a galla certe sensazioni, condivise peraltro…il senso di speranza che rendeva l'impossibile -impossibile-, il tendere verso qualcosa che non c'era ma che si sapeva ci sarebbe stato...la certezza di un futuro migliore...per certi versi lo è stato...allora avevo 9 anni, gli unici libri che giravano per casa mia erano quelli che mi venivano regalati...per lo più da uno zio assistente universitario di un luminare della geodetica (ruolo di bidello…la pidocchieria di stato non aveva limiti nemmeno allora)...adesso ne ho poco più di un migliaio, senza contare gli e-book e quelli che nel corso degli anni ho alienato, e li ho letti quasi tutti...sfogliati tutti...per me, bambino di cortile di periferia, vedere un aereo rappresentava un sogno, allora grazie alla guerra fredda ed alla disastrosa conclusione della seconda guerra mondiale, il cielo sopra casa mia era interdetto ai voli...ogni tanto ronzava un ricognitore dell'esercito che faceva base in un aeroporto vicino, col semaforo che bloccava il traffico sulla strada che intersecava la pista in terra battuta ed in discesa...sapere che c'erano persone che prendevano i voli di linea, che andavano a fare i safari in africa, mentre io ero inchiodato a scavare buche per divertimento ancora oggi mi lascia un senso di stupore...senza parlare della 600 di mio padre con i fondi a buchi riparati con l'alluminio di una vecchia pentola...la 128 appena uscita sembrava chissà cosa...la mentalità popolare ti rinchiudeva in ristretti ripostigli di convenienza...quando terminai le medie nel 74, e dovetti scegliere cosa fare della mia vita, mi cassarono tutti i sogni...mia madre mi voleva a tutti i costi ragioniere, mio padre continuava a dire che potevo fare quello volevo ma poi alla fine diceva no...quando espressi la speranza un giorno di andare all'univeristà, la risposta fu: - ma cosa vorresti fare il dottore???- con una tirata sul dottore come se fosse una cosa sconveniente ed inconcepibile, per poi proseguire -tanto c'è già tuo cugino, che è bravo, (perché io ero forse scemo ???) che fa ingegneria-...e che azz...c'entrava lui…??? La tv rimandava immagine approssimative di un mondo possibile fuori...i settimanali datati che arrivavano dalla bottega di barbiere di un altro zio raccontavano a colori di Walter Bonatti che esplorava il mondo in solitaria...l'uomo era arrivato sulla luna...ormai gli elettrodomestici avevano perso l'aura demoniaca che li pervadeva...e noi ??? Rimanevano nei ristretti ambiti del buon senso oppure spiccavamo il volo ??? Il progresso era ancora vissuto a pillole, adesso lo vedi ad ogni stagione...meglio, peggio, chi lo sa...l'importante è non perdersi...
_________________ quod fuit, quod est , quod futurum est
Visto solo ora …..bei ricordi avevo 19 anni ed ero al mare con i miei a Riccione (ci eravamo andati con la mitica Simca 1000 color verde acqua) sono rimasto incollato al televisore in bianco/nero per ore anche se le riprese erano "leggermente" sfuocate e la connessione di tanto in tanto saltava. Penso che per il collegamento abbastanza complicato qualcuno si sia posta la domanda se effettivamente in quel giorno l'uomo avesse toccato il suolo lunare o se tutto fosse stato girato in uno studio cinematografico; dubbio che per altro non mi è mai sorto. Grazie Glauco e a questo punto speriamo di vedere anche l'ammaraggio su Marte A tutti una buona giornata ennio
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