Signori vi chiedo cortesemente di dare il vostro voto. È importante.si determinerà la classifica del vincitore del Quizzone. Un gioco che ha visto dei concorrenti superare le mogli e non solo pur di arrivare sempre pronti all'appuntamento del sabato sera. Un ringraziamento speciale va a loro che hanno dato vita al seguitissimo 3D... seguitissimo anche da chi non ha partecipato ma con curiosità ha appreso tante informazioni. Il voto è SEGRETO... perciò rendiamo merito a questi giganti di Orologiko con un grande e caloroso applauso e....un voto. È difficilissimo scegliere...ma è un gioco....

Grazie a tutti!!!



Utente1

A diver’s dream come true.
Il sogno di un subacqueo diventa realtà.

Con questo sticker pubblicitario Rolex lanciò nel 1953 il suo Submariner, nato dal sogno di avere un vero orologio subacqueo, non solo impermeabile, quelli la stessa casa li produceva dai ruggenti anni venti, dal 1926 per essere precisi, ma utile a chi esplorava le profondità marine con le nuove tecniche di immersione, che, allora come ora venivano scandite da precise tabelle orarie riguardanti i tempi di immersione e di decompressione, tempi che devono venir rispettati in maniera precisa, pena guai seri con la propria vita in gioco.
L’allora direttore della casa, Rene P. Jeanneret, appassionato subacqueo, sfidò la propria azienda in una sorta di scommessa: realizzare un diver che sia un vero attrezzo per il sommozzatore e che poi possa venir elegantemente portato al di fuori del gesto atletico, o del lavoro sottomarino.
Orologi tecnici adatti alle immersioni con apparato respiratore autonomo, ad aria compressa o a miscele di gas esistevano già, ma evidentemente non dovevano brillare per eleganza, almeno agli occhi del signor direttore…fu così che nel 1953 nacque Il Rolex Submariner, presentato alla fiera di Basilea l’anno successivo, il 1954.
La prima referenza fu la 6204 per un orologio con dimensione di 37mm e calibro A260 con inserto graduato a 5 minuti e fondello bombato e impermeabilità fino a 100m.
Uno dei test eseguiti prima della presentazione al pubblico, avvenne in occasione del tentativo del professor Auguste Piccard e suo figlio Jacques di stabilire un record mondiale di profondità durante il quale riuscirono a raggiungere con il loro batiscafo la notevole profondità record di 3.131,8 metri (10.275 piedi). All’esterno del batiscafo era fissato un Rolex costruito appositamente per l’evento. Una volta tornati in superficie, venne verificato il perfetto funzionamento dell’orologio.
Vennero quindi presentati al pubblico due modelli Submariner. Questi due orologi, con referenze 6204 e 6205, erano i primi esemplari a resistere ad una profondità di 100 metri (328 piedi). L’anno successivo , venne proposta una terza versione con referenza 6200. La referenza 6200 è più grande, ha una cassa più spessa, è impermeabile fino a 200 m (656 piedi) ed è equipaggiata da una corona più grande delle precedenti, da 8 mm e il fondello contrassegnato Patent. Un’altra differenza è il quadrante “3-6-9” in stile Explorer conla parola “Submariner” , comparsa per la prima volta alla fine del 1954, così come la mancanza delle spallette di protezione della corona. Spesso nelle pubblicazioni riguardanti questi primi modelli, viene riportato che Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex, tenesse in considerazione la possibilità che il pubblico non fosse ancora pronto per le dimensioni della referenza 6200 per cui venne deciso di presentare prima i più sottili 6204 e 6205 con corona da 6mm e fondello più bombato.
Nel 1955 vedono la luce tre nuovi modelli: referenza 6538, conosciuto come James Bond, grazie al suo uso successivo nelle omonime pellicole cinematografiche, al posto del 6200, 200m cal.A296,modificato poi nel 1955 con calibro 1030 e fondello non bombato.
In sostituzione al 6205 esce il 6536 100m corona 8mm con scritta submariner sul quadrante.
Contemporaneamente viene proposto anche il 6536/1con cassa più sottile del 6536, calibro 1030 certificato cronometro e triangolo rosso sulla corona.
Nel 1958 è il turno del 5510 impermeabile fino a 200m corona 8mm calibro 1530 certificato cronometro, prodotto per solo un anno e ultimo con corona da 8mm.
Sempre nel 1958 esce il 5508, capace di immergersi fino a 100m, corona da 6mm, equipaggiato con il cal 1530 certificato cronometro.
Tutti questi modelli non presentavano le spallette di protezione della corona.
La prima e più importante modifica al design accompagnò l’uscita delle referenze 5512 e 5513. Prodotti quindi per un lungo periodo di tempo anche per gli standard di Rolex che fabbricò il 5512 dal 1958 al 1978, mentre il 5513 fu lanciato nel 1962 e tolto di produzione nel 1989. I loro aspetto riportava alcuni cambiamenti significativi rispetto alle referneze precedenti: le dimensioni della cassa erano state aumentate da 36 a 40 mm, vennero implementate le spallette di protezione della corona e sul quadrante comparve la scritta “Superlative Chronometer, Officially Certified”. Inoltre il miglioramento dei propri movimenti portò ai calibri 1520 e 1530, ad un passo avanti rispetto ai loro predecessori.
Nel 1966 il Submariner venne equipaggiato da altre caratteristiche di cui una divenuta nel tempo una vera e propria icona del modello. Con la presentazione della referenza 1680, ovvero il primo Submariner a disporre di datario e vetro plexiglas con la famosa lente Cyclope per l’ingrandimento della data. Nel 1680 pulsava nuovo e migliorato calibro 1575, ed fino al 1973 era dotato di un’iscrizione rossa sul quadrante.
Fino al 1969, il Rolex Submariner era disponibile solamente in acciaio. Ormai era già diventato un vero must e il successo portò Rolex a presentare la prima versione in oro del Submariner. Qualche anno prima, la casa progettò di lanciare una variante in oro bianco del 1680 realizzandone il prototipo senza però passare alla produzione di questa versione, finchè venne deciso di realizzare una variante in oro giallo con quadrante e lunetta blu. Presentata nel 1969, la referenza 16618 aggiungeva la dimensione del vero lusso alla serie Submariner e segnò l’introduzione del vero lusso dato dall’uso dei metalli preziosi. Era anche il primo Submariner ad avere quadrante e lunetta di diverso colore.
Verso la fine degli anni ’70 Rolex decise di modificare significativamente il Submariner e di migliorarne le prestazioni. Nel 1979, la marca ginevrina presentò la referenza 16800, con vetro zaffiro e impermeabilità fino a 300 metri (984 piedi). Ulteriormente migliorata nel 1981 assieme alla nuova 16618: entrambe vennero dotate di una lunetta girevole unidirezionale e del calibro 3085. Nel 1983 il Submariner venne realizzato anche in Rolesor (ref. 16613). Rolesor è la denominazione ufficiale della marca per i modelli bicolore in oro ed acciaio. Nel 1988 venne lanciata la referenza 16610, col nuovo calibro 3135.
Fino al 2003 non ennero presentate nuove versioni del Submariner. Per il 50° anniversario della collezione, la marca di lanciò quindi una variante in acciaio della referenza 16610, questa volta con una lunetta verde: la referenza 16610LV, introducendo di fatto un nuovo colore nella collezione.
La versione contemporanea del Submariner Date risale al 2009. Rolex l’ha dotata di lunetta in ceramica, di anse della cassa spesse e di un nuovo bracciale, Da principio vennero introdotte queste caratteristiche solo nella variante in Rolesor (ref. 116613LB), cui seguì una versione in oro bianco con quadrante e lunetta blu (ref. 116619) e dalle versioni in acciaio color verde e nero (ref. 116610LN/LV) lanciate nel 2010.. Dal 2012 Rolex ha iniziato a dotare il Submariner No Date delle stesse caratteristiche: lunetta in ceramica, anse della cassa spesse e bracciale.
Le caratteristiche salienti:
28.800 alternanze/ora,
31 rubini
Riserva di carica di 47 ore, carica automatica
Diametro effettivo: 40mm senza corona, totale 47.6mm
Spessore: 13mm
Anse da 20mm
Peso: 135 grammi compreso il bracciale.
Resistente fino ad una profondità di 300 m/1000 ft

Le referenze prodotte:
Modelli storici: (referenza anni di produzione)

6200 1955
6204 1953-1955
6205 1953-1957
6536 1954-1958
6536/1 1957-1961
6538 1957-1961
A/6538 1957
5508 1958-1965
5510 1959
5512 1959-1978
5513 1962-1990
5514 1972-78
5517 1972-1978
5513/17 1972-1978
1680 1965-1978
16800 1977-1987
168000 1987-1988
16610 1988-2010
14060 1988-2001
14060M 2001-2012
16610LV 2003-2010 50º anniversario

modelli attuali:
16613 Submariner Date acciaio e oro
16618 Submariner Date oro
116610LN Submariner Date acciaio (lunetta ceramica)
116610LV Submariner Date acciaio (quadrante e lunetta ceramica verde)
114060 Submariner acciaio

________________________________________
Utente2

A diver‘s dream come true!

Nel 1955 Rolex pubblicizzava in questo modo la sua referenza 6538, il nuovo modello del “Submariner”, probabilmente l’orologio di lusso più riconoscibile della storia dell’orologeria, sicuramente quello per il quale l’abusato aggettivo “iconico”, sembra più appropriato.
Se oggi il Submariner è simbolo di prestigio, sportività, ma anche eleganza, come spesso succede fu una questione pratica a decretarne la nascita. L’orologio è parte dei cosiddetti “Sportivi” di casa Rolex, ossia quei segnatempo con destinazione professionale, e nacque con il preciso intento di realizzare un modello che fosse adatto ad essere portato nel corso delle immersioni, vera passione dell’allora direttore commerciale della Maison, Rene P. Jeanneret, ma che fosse nel contempo adatto anche ad essere indossato quotidianamente.
La storia di questo fantastico orologio probabilmente inizia nel 1926, quando Rolex brevetta la cassa Oyster. L’orologio da polso era un accessorio tipicamente femminile, ma soprattutto la prima guerra mondiale aveva dimostrato l’utilità di poter leggere l’ora a mani libere. Gli uomini, tuttavia, non avevano la stessa attenzione delle donne nel trattare i loro segnatempo, e l’umidità era uno dei grandi nemici degli orologi da polso. Hans Wilsdorf , fondatore e direttore di Rolex, aveva bisogno di dimostrare la bontà della nuova cassa e così sfruttò alla grande una diatriba che animava la cronaca londinese nel 1927. Mercedes Gleitze, segretaria e stenografa inglese, grande appassionata di nuoto, era riuscita all’ottavo tentativo ad attraversare, come prima donna inglese, la Manica a nuoto. Questo record, molto pubblicizzato all’epoca, era stato messo in dubbio da una sconosciuta connazionale, che ne reclamava la paternità. Benché le successive indagini avessero dimostrato la falsità delle affermazioni di quest’ultima, il record della Gleitze era stato messo in dubbio, pertanto si rese necessario un secondo tentativo molto pubblicizzato, per il quale Wilsdorf colse l’occasione di mettere al collo della Gleitze un orologio Rolex con cassa Oyster. Per quanto, dopo quasi 11 ore nelle acque fredde della Manica la Gleitze avesse dovuto rinunciare, l’opinione pubblica inglese le riconobbe il record precedente essendo stata in grado di dimostrare le sue capacità, ma chi ne trasse un incredibile notorietà fu Rolex il cui orologio riemerse dalla prova perfettamente funzionante.
Il 1953 è un anno importante per Rolex. Forte di 15 anni di esperienza con casse impermeabili la casa coronata si appresta a far debuttare una nuova linea di orologi che avrebbero ridefinito il concetto di sportività: l’Explorer, il Turn O’ Graph ed il Submariner con la referenza 6204. Quel genio del marketing che era Hans Wilsdorf comunica al mondo nel settembre del 1953 che un nuovo orologio Rolex era sceso alla profondità di 3131,8 metri posto sul batiscafo “Trieste” di Auguste Picarde e che era risalito in superfice perfettamente funzionante. La legenda del Submariner era nata.
Presentata ufficialmente a Basilea nel 1954, la referenza 6204 era caratterizzata dalla particolare lunetta girevole con scala ai 5 minuti, era mossa dal calibro A260, e rappresentava un importante passo avanti nella storia dell’orologeria subacquea: questo orologio non era solamente impermeabile, la sua impermeabilità era garantita fino a 100 mt/330 ft di profondità. Concettualmente l’orologio derivava dal Turn O’Graph Ref. 6202, con il quale condivideva il tipo di cassa Oyster, il caratteristico fondello bombato (“ovetto”) determinato dall’adozione del calibro A260 e la lunetta girevole bidirezionale. Differentemente da questo però il Submariner era pensato per un uso più professionale, nel quale la lunetta non aveva uno scopo generico, ma quello preciso di calcolare i tempi di risalita, decompressione e ossigeno rimanente per i sub. Completavano le caratteristiche dell’orologio il quadrante galvanico nero laccato con grafica oro (detto Gilt), le sfere ore e minuti di tipo “a matita” e la sfera secondi “lollypop”. In alcuni esemplari il quadrante aveva una lavorazione “Honeycomb”. La cassa in questa prima referenza era piuttosto piccola, 37 mm ed era dotata di una corona da 5,3 mm. Nel corso del 1954 si susseguirono 2 ulteriori referenze, la 6205, naturale evoluzione della 6204, con corona più grande da 6 mm, e la 6200, forse la prima referenza davvero professionale. La ref. 6205, molto simile nell’estetica alla 6204, ha la caratteristica di non presentare nei primi esemplari la scritta “Submariner”, ha un fondello leggermente più pronunciato rendendo l’orologio più spesso e in alcuni tardi esemplari vediamo l’introduzione del gioco sfere tipo “Mercedes”. Caratterizzata da una cassa più spessa e più larga, la ref. 6200 garantiva la profondità di 200 mt/660 ft, grazie anche alla speciale corona “Brevet” da 8 mm. Dotata di quadrante di tipo Explorer (in rari esemplari mantiene il quadrante a pallettoni standard), tipicamente senza scritta “Submariner” questa referenza vede per prima l’introduzione del gioco sfere tipo “Mercedes” e monta il calibro A296. In una versione successiva, con logo Rolex più grande, la manifattura reintrodurrà nuovamente il nome del modello a ore 6 sul quadrante.
Come si potrà notare il numero di questa referenza precede quello dei modelli presentati in precedenza. Si narra che Hans Wilsdorf, osservato l’orologio, decise che il pubblico non fosse pronto per un segnatempo così spesso e optò per presentare prima un modello meno performante (il 6204 per l’appunto) per saggiare la risposta della clientela.
Nel 1955 le referenze vengono aggiornate con l’introduzione della 6538 per la 6200 e la meno tecnica 6536 per la 6205. Per l’occasione Rolex aggiorna il calibro sostituendo lo storico A296 (e A260 nel 6205) con il 1030, il primo movimento della maison ad avere il rotore di carica bidirezionale. Si tratta di un calibro molto preciso, tanto che alcuni esemplari ottengono la certificazione di cronometro, confermata dalla famosa scritta sul quadrante “Officially Certified Chronometer” (OCC). A causa di questo avvicendamento il fondello diventa più piatto, perdendo la caratteristica forma bombata. La cassa del 6538 rimane spessa, dovendo garantire una impermeabilità fino ai 200 mt/660 ft. E’ con questa referenza che viene introdotto (non dall’inizio a dire il vero) la graduazione al minuto per i primi 15 minuti sulla lunetta bidirezionale (Hash Bezel) e viene dipinto di rosso il triangolo ad ore 12. Il gioco sfere rimane tipo Mercedes con sferino lollypop, la corona è ancora quella da 8mm di tipo Brevet. Questa referenza è nota per le due versioni di quadrante, a due e quattro linee. La prima, senza certificazione cronometrica, ha ad ore 6 la scritta “200m=660 Ft – Submariner”, mentre sulla seconda troviamo “200m=660 Ft – Submariner – Officially Certified – Chronometer”. E’ importante notare il gioco di colori in questi quadranti: lo fondo rimane nero laccato, la scritta Rolex, Submariner e la minuteria chiusa in oro, mentre le scritte relative alla certificazione alternativamente in bianco ed argento.
Il 6536, mantiene le stesse caratteristiche tecniche del fratello maggiore 6538, ma garantisce una impermeabilità fino a 100 mt/330 ft. La cassa di conseguenza è leggermente più sottile e la corona è più piccola, da 6mm. Di questo modello esistono almeno 3 versioni, la prima con un gioco sfere Mercedes, sfera delle ore più corta e sferino dei secondi bianco, la seconda che rispetto a questa guadagna il triangolo rosso a ore 12 sulla lunetta girevole, e la terza sulla quale compare una sfera dei secondi nichelata più simile alla struttura delle altre due. Per tutte le versioni il quadrante è nero laccato gilt con minuteria chiusa e scritta della profondità in argento.
In questo momento Rolex sembra molto attiva su questo modello, tanto che nello stesso 1955 produce anche due sotto referenze, la 6538 A destinata ad un uso militare, con un vetro diverso (di tipo Tropic 19, con gradino oltre la lunetta e quindi più spesso), quadrante pulito e matricola all’interno del fondello, e la 6536/1 che nell’intenzione doveva essere destinata ad un pubblico “civile”, quindi non aveva una cassa così robusta, mentre di contro il quadrante era leggermente più ampio non rendendolo, di fatto, interscambiabile con quello della referenza 6536. Su questa referenza appare talvolta il calibro 1030 versione cronometro.
Nel 1958 Rolex introduce, affiancandoli alle precedenti, due ulteriori referenze sulle quali monta il nuovo e più preciso calibro 1530, cosa che consente l’apparizione della scritta sul quadrante “Superlative Chronometer Officially Certified”. Si tratta della 5508, simile per destinazione d’impiego e dimensioni alla 6536, e la 5510 analoga alla 6538. La ref. 5508 è caratterizzata da impermeabilità fino a 100 mt/330 ft da lunetta con graduazione 0-15 minuti e corona da 6 mm. Il quadrante mantiene la grafica gilt su sfondo nero lucido, con certificazione di impermeabilità in argento. Su questa referenza il colore del triangolo ad ore 12 passerà da rosso ad argento nel corso della produzione ed il materiale luminoso passerà dal radio, riconosciuto come pericoloso per la salute, al trizio. La referenza 5510 invece conferma la grande cassa che garantisce una impermeabilità fino a 200 mt /660 ft, la lunetta bidirezionale graduata per i primi 15 minuti e la corona Brevet da 8mm. Sarà l’ultima referenza ad adottarla ed ancora solo per un anno.
Nel 1959 Rolex toglie dal mercato le referenze 6536, 6538 e 5510 ed introduce la 5512, prima referenza a presentare una cassa con spallette di protezione per la nuova corona “Twinlock” da 7 mm. In questo modello la cassa comincia ad avere dimensioni “attuali”, raggiungendo i 40 mm, con impermeabilità garantita fino a 200 mt/660 ft la ghiera presenza ancora l’inserto nero graduato per i primi 15 minuti e, caratteristica importante di questo modello, il vetro di tipo “Tropic” ha la forma a cupola. Ad ore 6 viene sostituita la scritta “SWISS” con la nuova “SWISS-T <25” per adeguarsi alla nuova legislazione sulla presenza del trizio nei quadranti, mentre la grafica oro (talvolta mista oro/argento) su quadrante nero lucido presenta ancora la minuteria chiusa come nei precedenti modelli. Fino al 1965 Rolex monta su questa referenza il calibro 1530, talvolta in versione cronometro. A partire dal 1965 sostituisce il calibro 1530 con i nuovi calibri 1560 e 1570 (certificati cronometro) ed il quadrante presenta minuteria aperta e sfondo nero opaco. La produzione della referenza 5512 proseguirà fino alla fine degli anni 70, un arco di tempo nel quale la cassa presenterà diverse variazioni a livello della protezione della corona, passando dalle iniziali e rare spallette rettangolari, a quella detta a “becco d’aquila”, ed infine nel 1964 viene introdotta la versione con i c.d. “cornini” .
Nel 1962 Rolex introduce la referenza 5513, inizialmente con calibro 1530, poi con il 1520, con impermeabilità fino a 200 mt/660 ft, che rimarrà in produzione fino alla fine degli anni 80. L’evoluzione dei quadranti e delle casse è importante anche nella referenza 5513. In primo luogo le spallette, che fino al 1964 erano state a punta (i c.d. “cornini”), diventano più spesse e arrotondate dal 1965. I quadranti si presentano neri glossy con minuteria chiusa fino al 1964 e successivamente aperta. Dal 1968 infine il quadrante assume colorazione nera opaca, le scritte sono sia bianche che oro.
Sulla referenza 5513 Rolex presenterà per la prima volta nel 1970 gli indici applicati, che diventeranno i noti “bicchierini”, con contorno in oro bianco, verso il 1985. Sempre la referenza 5513 ha una rara variante transizionale con scritta “SWISS”, minuteria aperta e trattino di sottolineatura (sotto la scritta “Submariner” o sotto la scritta “Oyster Perpetual” con doppia scritta Swiss). Ne esiste poi una versione con quadrante tipo “Explorer” con i numeri arabi ad ore 3,6 e 9, destinata al mercato inglese ed infine una rara versione con quadrante marrone, detta “Tropicale”, con grafica oro. Importante ricordare che a partire dal 1971 viene introdotto il fermo macchina sui movimenti 1520 e 1570, mentre nel 1972 le referenze 5512 e 5513 vengono dotate di nuova corona di tipo “Triplock”.
Nel 1967 Rolex presenta il primo Submariner dotato di datario, la referenza 1680, animata dal calibro 1575, derivazione del 1530, che dal 1972 incorporerà la funzione del blocco macchina. Esteticamente simile alla referenza 5512, questa 1680 ha datario ad ore 3 e lente magnificatrice (detta Cyclope), il quadrante è opaco e presenta la scritta “Submariner” in rosso. Questa referenza rimane invariata fino al 1973, anno in cui la grafica diventa interamente bianca. Il 1980 vede il debutto del primo vetro zaffiro su un Submariner. Rolex lo introduce con la referenza 16800 che monta il calibro 3035 dotato di datario con scatto rapido e per la prima volta ghiera girevole unidirezionale. La referenza 16800 presenta quadrante opaco con indici al trizio, analogo a quello del 1680. La corona, sempre di tipo Triplock ha una nuova guarnizione di tipo o-ring. A partire dal 1985 il quadrante diventa laccato con indici a bicchierini. Accanto a questa referenza Rolex introduce la 14060 (e successivamente la 14060 M) animata dal calibro 3030, senza datario. Questa referenza rimarrà in produzione fino al 2012, sostituita dall’attuale 114060 animata dal calibro 3130. Nel 1989 Rolex sostituisce la referenza 16800 con la 16610 con impermeabilità aumentata a 300 mt. Di questa referenza ricordiamo la 16610LV con lunetta verde, indici e sfere in oro bianco, introdotta per il 50 anniversario della nascita di questo splendido orologio.
A fianco a queste versioni in acciaio, a partire dal 1969, Rolex presenta delle versioni in metallo prezioso. Nel 1969 è la volta del primo Submariner in oro giallo, con quadranti blu o nero e lunette coordinate, con indicatori in oro giallo. Questa versione, che rimane in produzione fino al 1978, viene successivamente sostituita dalla 16808 (omologa della referenza 16800) con calibro 3035. Di questa referenza ne esiste una molto apprezzata in acciaio e oro, la 16803 con quadrante e lunetta blu. Con l’introduzione della referenza 16610, inoltre, Rolex presenta anche le versioni 16613 in acciaio e oro e 16618 in oro giallo. La referenza attuale con datario, introdotta nel 2011, è la 116610 caratterizzata da anse pronunciate e lunetta in ceramica. Dotata del calibro 3135, viene coniugata nelle versioni in acciaio, oro giallo, acciaio e oro, e la bellissima e particolare 116619LB in oro bianco e quadrante blu mare. Diverse sono state poi le versioni speciali, tra le quali ricordiamo quelle con pietre preziose e la particolare Sultan con quadrante color oro e pietre preziose.
Ma parlare di Submariner, soffermandosi solo sulla successione delle referenze è vedere la storia da un punto di vista limitato. Submariner è soprattutto ricerca dell’estremo e in questo senso vogliamo ricordare la collaborazione di Rolex con l’esploratore Picard il quale testò gli orologi direttamente sulle pareti esterne del suo batiscafo Trieste. Una versione speciale raggiunse la Fossa delle Marianne alla profondità record di 10916 metri. Da un punto di vista dell’innovazione commerciale è tuttavia molto più importante la collaborazione con la Comex, Compagnie Maritime d’Expertise, società che si occupava della manutenzione degli impianti di trivellazione off-shore. Per questa società Rolex crea un orologio particolare, ref. 5514 con la quale Rolex introduce la valvola per l’elio. La Comex inviava i propri sommozzatori a profondità importanti per lungo tempo, ed aveva bisogno che questi potessero calcolare con certezza il tempo necessario alla decompressione nelle camere iperbariche. I 5513 svolgevano il compito in maniera egregia, ma non appena arrivati in superfice i sommozzatori constatavano la rottura del vetro in plexiglass. Questa problematica era determinata dalla formazione di elio all’interno della cassa che penetrava dalla fessura tra vetro e cassa, ma che in risalita, non riuscendo ad uscire, causava la rottura del cristallo. Modificando alcuni 5513 con una semplice valvola a pistoncino Rolex risolse il problema ed introdusse quindi la referenza 5514 con valvola, non per il mercato ma per il solo uso professionale da parte della Comex. Questo progetto evolve quindi nella referenza 1665 e quindi nel Sea Dweller, introdotto prima per un pubblico di professionisti e poi immessa sul mercato verso il 1967. Ma questa è un’altra storia….
Altra referenza importante nella collaborazione con la Comex è stata la 1680, dotata di datario e fondello con impresso il marchio Rolex, quello Comex e un grande numero di matricola interno della Compagnia francese.
Non si potrebbe, poi, parlare di Submariner tralasciando l’impiego che di questo orologio si è fatto in campo militare. Abbiamo già osservato come nel 1955 Rolex avesse introdotto la referenza 6538 A, poi scelta dalla Royal Canadian Navy, ma è con la versione 5513 MilSub che Rolex realizza una vera versione militare per la Royal Navy e la Royal Army inglese. Questa versione si differenzia dalla 5513 “commerciale”, per il quadrante, sul quale è presente la lettera T (per trizio), per le sfere a spada e soprattutto per le anse nelle quali alloggia un perno molto più grande, che non può essere rimosso, tanto che per questo orologio verrà introdotto il cinturino c.d. Nato. Nel 1974 Rolex introduce la referenza 5517, che non differisce di molto dalla 5513. I primi rari esemplari sono marchiati con la doppia referenza sotto le anse, a partire da circa il 1976 gli esemplari saranno marchiati con la referenza 5517, avranno la lunetta con graduazione completa e qualche variante sul disegno della T sul quadrante. Tutti gli esemplari militari sono caratterizzati dalla matricola all’interno del fondello, dal fermo macchina e quelli destinati alla Gran Bretagna dalla Broad Arrow incisa sul lato esterno dello stesso oltre al numero di assegnazione.
Ultimo aspetto da affrontare in questa breve rassegna, ma certamente non quello con meno fascino, è il rapporto tra il Rolex Submariner e l’agente segreto più famoso della storia. Il Rolex Submariner ref. 6538 appare in un considerevole numero di film dell’agente 007 interpretati da Sean Connery, meritandosi appunto l’appellativo di “Submariner James Bond”. Lo troviamo nelle pellicole: “Licenza di uccidere”, “Dalla Russia con amore”, “Goldfinger”, “Thunderball”. Nei film “Live and let Die” e “L’uomo dalla pistola d’oro” Roger Moore indossa una ref. 5513 (in quest’ultimo film anche una ref. 1680).
Un orologio, con storia e fascino, un segnatempo che significa sportività, eleganza, precisione, ma soprattutto un oggetto senza tempo e valido per ogni occasione. Tutto questo è il Rolex Submariner, forse l’orologio più copiato e desiderato del mondo.
______________________________________________

Utente3

A diver’s dream come true!
“Il sogno di un sub diventa realtà!” così racconta la pubblicità del 1957 del Rolex Submariner.
Nato nel 1953 e presentato alla Fiera di Basilea nel 1954 è il primo orologio subacqueo diventato icona della Rolex e che ha creato tendenza per tanti altri orologi negli anni a venire.
Nacque dall’idea di Rene Paul Jeanneret , all’epoca Direttore della Rolex ed appassionato di immersioni subacquee, creare un orologio non solo adatto per l’uso in acqua ma anche come orologio elegante per uso quotidiano.
Merito in questa storia ebbe anche il fondatore e Presidente della Rolex Hans Wilsdorf, geniale uomo d’affari e noto per la sua mentalità aperta alle nuove idee proposte dai suoi collaboratori.
Gli orologi resistenti all’acqua erano già nella collezione Rolex fin dai primi anni ’30.
Nel 1935 Rolex mostrava un orologio Oyester da 47 millimetri a forma di cuscino con riferimento 2533.
All’interno aveva un movimento da orologio da tasca, movimento a carica manuale Lepine con lancetta secondi alle ore 9. Questo orologio non ebbe però molto seguito, anche per le enormi dimensioni della cassa.
Tuttavia spianò la strada alla realizzazione del Submariner pensato da Jeanneret.

Tornando agli inizi degli anni ’50 Jeanneret ebbe,in quegli anni, una stretta collaborazione con Jaques Yves Cousteau, noto navigatore ed esploratore oceanografico che portò, con varie prove, grande contributo e convinse il team Rolex nel continuare lo sviluppo di un orologio da sub professionale.
Inoltre, sempre in quegli anni, il fisico Auguste Piccard ed il figlio Jaques tentarono di stabilire un record di immersione con il batiscafo Trieste al largo dell’isola di Ponza, riuscendo a raggiungere la stupefacente profondità record di 3131 metri.
All’esterno del batiscafo era fissato un Rolex realizzato appositamente per questa prova. Quando riemersero l’orologio funzionava ancora perfettamente.
Da tutti questi avvenimenti ebbe inizio la leggenda.

Nonostante la lunga storia del Submariner e le modifiche di sviluppo negli anni è rimasto molto simile e fedele al primo modello.
Le somiglianze e le innovazioni sono chiaramente visibili. La lunetta in ceramica, la cassa maschile ed il bracciale massiccio con chiusura pieghevole facilmente regolabile, oggi requisiti di un orologio moderno ma con design risalente al 1953.

Alcune delle evoluzioni del Submariner nel tempo:

nel 1954 alla Fiera di Basilea Rolex presentò al pubblico il primo modello con referenze 6204, resistente ad una profondità di 100 metri (328 piedi).
Verso la fine dello stesso anno Rolex presenta il successore del 6204, il modello 6205, praticamente invariato dal primo modello tranne che in piccole modifiche.
Un anno dopo venne introdotta una terza versione, referenza 6200, leggermente più voluminosa e con cassa più spessa, impermeabile fino a 200 metri (656 piedi) e corona più grande.
Avendo la referenza 6200 numerazione più bassa dei primi due, si narra che Hans Wilsdorf pensasse che il pubblico non fosse ancora pronto per la referenza più spessa, per questo decise di presentare per prima le più sottili 6204 e 6205.
Un’altra caratteristica di questi tre modelli era l’assenza della scritta “Submariner” sul quadrante, apparsa solo alla fine del 1954.
Nel 1955 apporta piccoli cambiamenti presentando il calibro 1030 con Cerificato di Cronometro. Referenze 6536 e 6538.
Nel 1959 apporta modifiche al design con aumento del diametro della cassa da 36 millimetri a 40 millimetri aggiungendo anche le spallette a protezione corona, con referenza 5512.
Nel 1966 si aggiunge un’altra caratteristica iconica, il datario con vetro plexi e la famosa lente cyclope per l’ingrandimento della data. Referenza 1680
Nel 1969 viene introdotta la prima versione in oro del Submariner, fino a quel tempo solo disponibile in acciaio.
Nel 1979 si introduce la referenza 16800 calibro 3085, che disponeva di vetro zaffiro ed impermeabilità fino a 300 metri (984 piedi).
Venne anche dotato di lunetta girevole unidirezionalmente, cosa non possibile prima in quanto protetta da brevetto dal 1952, cosa che infastidiva parecchio la Rolex e non solo.
Nel 1983 debutta con il modello Rolesor, denominazione usata per modelli bicolore con bracciale acciaio ed oro.
Nel 1985 viene lanciata la referenza 16610 con calibro 3135
Nel 2003, anno del cinquantenario, per la prima volta appare la lunetta in colore verde. Nonostante il cinquantesimo anniversario la produzione è “normale”, senza nessuna edizione limitata o edizione numerata.


Per concludere, ed arrivando ai giorni nostri il Submariner non risente del trascorrere del tempo e rimane quello che è: un grande classico.

__________________________________________
Utente4

La storia del Rolex Subamarine inizia all’inizio degli anni 50 del novecento su impulso di Jeanneret il direttore di Rolex dell’ epoca, che essendo appassionato di immersioni richiese un orologio subacqueo ma che potesse anche essere indossato quotidianamente; era richiesta l’impermeabilità di 100 mt e lunetta girevole per consentire ai sub di sapere il tempo di immersione. Il 1953 viene testato il primo modello che verrà ufficialmente presentato a Basilea l’anno successivo; ci sono incertezze su quale sia la prima referenza uscita, alcuni indicano la 6200, altri le referenze 6204/6205, la versione 6200 oltre ad avere un calibro diverso si differenziava per la dimensione della cassa e della corona maggiori, una maggiore impermeabilità (200 mt anziché 100) e un diverso quadrante. Nel 1955 le referenze 6200 e 6205 vengo sostituite dalle 6536 e 6538, che mantengono l’impermeabilità a 200 mt e viene sostituito il calibro con il 1030, questi modelli verranno prodotti fino al 1960. Nel 1958 esce la ref. 5508 evoluzione del 6536 ma con l’introduzione del calibro 1530 e la ref. 5510 che è l’evoluzione del 6538, verranno prodotti fino al 1962. Nel 1959 esce la ref. 5512, la prima con le spallette per proteggere la corona, nel 1965 viene introdotto il nuovo calibro 1570. Nel 1962 viene prodotta la ref. 5513 che è la versione più economica della 5512 montando il precedente calibro 1530. Nell’anno 1967 esce la ref. 1680, la prima a montare il datario e la lente ciclope, incassa il calibro 1575 e nel ’69 esce la versione 1680/8 la prima con cassa in oro giallo 18kt e la ref. 16618, con quadrante e lunetta con colori diversi. Nel mio anno di nascita (1979) esce la ref.16800 con impermeabilità aumentata a 300 mt e con vetro in zaffiro, questa e la ref. 16618 subiranno un evoluzione nel 1981 con l’introduzione del nuovo calibro 3085. Nel 1983 viene introdotta il modello chiamato Rolesor caratterizzato dalla costruzione in oro e acciaio bicolore con la ref. 16613, e nel 1988 viene introdotta la nuova ref. 16610 con l’adozione del nuovo calibro 3135, mentre nel 1989 la versione “no data” 5513 viene sostituita dalla nuova ref. 14060 con l’introduzione del vetro zaffiro. Nel 2003 50° anniversario della nascita del Submariner esce la referenza 16610lv detta “kermit” per l’introduzione della lunetta verde. Nel 2009 vengo introdotti la lunetta in ceramica, anse maggiorate e un nuovo bracciale con la ref. 116613lb, in seguito con la ref. 116619 in oro bianco con lunetta e quadrante blu, mentre l’anno successivo queste modifiche vengono introdotti nelle ref. 116610ln e 116610lv versioni in acciaio rispettivamente nera e verde. Dal 2012 queste modifiche vengono progressivamente estese anche alle versioni “no date”. Da non appassionato del marchio sicuramente avrò tralasciato qualche “step” ma questo è quello che ho trovato nelle mie lunghe ricerche in rete, un saluto a tutti.

Molto difficile esprimere una preferenza in questo caso...però...obtorto collo bisognava farlo

È lo spirito del gioco

Una cosa bella di questo gioco è che dopo che hai letto tutte le 4 opzioni diventi automaticamente un conoscitore del Submariner...vuoi o non vuoi impari qualcosa che ti rimane in testa. Anche questo è Orologiko

Si può alla fine del gioco esprimere il perchè della scelta oppure deve rimanere segreta?

Certamente che di può. Anzi, benvengano i commenti.

Faremo in chat Quizzone le considerazioni una volta decretato il vincitore

Uppo

Di sicuro ho imparato molte cose, che non conoscevo, del Rolex Submariner. Una lettura affascinante, che mi rende più "simpatica" una maison che non ho mai amato perchè troppo "tutto", ma soprattutto con troppi fake in giro.

Mmh qui andiamo a rilento.... dai ragazzi!!!

Uppo!!!
Grazie a chi ha già votato......ed a chi vorrà ancora farlo
Votate votate votate!

Fin qui giunti, a plural tenzone, mi pare d'uopo rammentare che il contendente Maurizio per onorare la di sua (eventuale) vittoria, pitterà di color turchino l'argentea barba.
Or dunque, volessero lor tre Signori, Giampiero Mauro Paolo, manifestare anch'essi i singolar propositi, qualora giungessero al medesimo trionfo!

Da come vanno le cose......non penso ce ne sia bisogno Lucia

... crederci sempre, dando il meglio di sè... ... qualunque cosa, Paolo, tu abbia voluto dire ( )

Ehh Lucia, professionalmente parlando avrei dei problemi con la tinta, sia dei capelli che della barba ... diciamo che se dovessi regolare la volata per me sarebbe un onore incredibile, toglierei il mio amato stemma dell'Apollo 11 e mi farei una foto con la targa del vincitore al collo come avatar .... però qui si deve votare

In bocca al lupo, Mauro!
... e poi sì, votate votate votate

Madama che si gentil et compita essa pare
vuolsi così colà
ove il litos porta seco voluntà
qualor del desiato color la mole appare

sarà nostra prema la fatal peluria in turchin pittare
la tenzon però ad hora porta spema
e ai cavalier all'arme la certezza trema
ch'al supremo duca muolte preci inviare.

Ma 'l coro delli oranti la vos dello popolo ignaro
reca seco timor sul dì seguente
ch'el cerusico burlon non trovi raro

pittare 'el pel di un gentil ignaro,
e mentre la tenzon volge allo scontro finale
frate sole già risclada codesto novello Giovenale.