Ciao a tutti,
ultimamente sono stato "costretto" da una cliente a realizzare un anello utilizzando esclusivamente il suo oro e con la tecnica antichissima (circa 5000 anni ) dell'osso di seppia.
Allego qualche foto del procedimento e del risultato, non sono molte ma non avevo previsto di postarle e in più ho solo due mani per cui o lavoro o fotografo
Per la cronaca mi è riuscito al secondo tentativo...

Se ho capito bene, la cliente ha voluto usare il suo oro (questo ha un senso) e ha voluto che fosse utilizzata la tecnica dell'osso di seppia?
Quali sono invece le tecniche che usate normalmente per la realizzazione di manufatti in oro? La fusione "a cera persa" fa parte di questi metodi?
Grazie per aver condiviso questa interessante metodologia, per me una novità.

Ciao,

bellissima tecnica che non conoscevo, ed oltretutto il risultato mi sembra impeccabile.
Mi piacerebbe sapere come si fa a fare l'impronta nell'osso ...

E' straordinaria la conoscenza dei nostri antenati che ad oggi è quasi completamente persa, per cui ringrazio Kurtz per questo post, e lo ringrazierò ancora se vorrà darci maggiori ragguagli in proposito.

frank

Interessante, anche a me farebbe piacere capire il perché dell'uso dell'osso di seppia e se ci sono vantaggi/svantaggi rispetto alle altre tecniche

Credo che le semi impronte vengano ottenute comprimendo il modello tra le due parti dell'osso di seppia poi vengono realizzati gli scarichi per i gas ed infine chiuse le due valve per effettuare la colata.Aspettiamo con ansia maggiori informazioni. Ciao Astorre

Sinceramente non conoscevo queste caratteristiche degli ossi di seppia, soprattutto la sua resistenza al calore.

L'osso di seppia presenta una dei due lati morbido e cedevole adatto a prendere la forma di un oggetto, resiste ovviamente al calore.
Si spiana il lato morbido dell'osso su di una superficie piana con della cartavetro, poi si sega trasversalmente e si chiudono le due metà su di un oggetto, a questo punto si mettono o dei chiodi o si fanno delle tacche di riferimento, si riapre il tutto si toglie il campione e si realizza una cavità per la colata. A questo punto si richiude bene per esempio con del fil di ferro e si cola il metallo...
Lo stampo si può usare una volta sola, l'oggetto esce con una caratteristica striatura e molto grezzo poi ci si arma di olio di gomito e si lima! per quest'anello ho limato per un'ora...
@occam
La fusione a cera persa è la procedura che uso solitamente, solo che con questa tecnica diventa difficile e sconveniente usare piccole quantità di metallo...
Usare l'oro del cliente non è una procedura standard, il rottame andrebbe raffinato e poi legato nuovamente... e a meno che uno non si raffini l'oro in casa (ho provato, rischioso e laborioso) non si può garantire che l'oro dell'oggetto sia quello del cliente.

Vuoi dire che i milioni di persone che hanno fatto fondere un oggetto caro per ricavarne un altro, vivono nell'illusione di girare con al collo un ciondolo ricavato dalla fede della nonna?

Kurtz non parla di condotti per il gas, quindi evidentemente il materiale ha anche un'altra caratteristica: la sua porosità disperde naturalmente i gas.

si, secondo me nel 90% dei casi ( anche 99% ma sono cauto)...

mah se noti nella prima foto dell'osso di seppia avevo fatto degli sfoghi (primo tentativo), mentre in quello finale no... non credo siano importantissimi perchè l'accoppiamento delle due metà di osso non è propriamente a tenuta stagna, non è un oyster ma una seppia

Magari erano oraficani! comunque se il cliente vuole si può sempre fare tutto... basta pagare.
le problematiche utilizzando l'oro del cliente sono parecchie tra cui quella del titolo anche se si può ovviare marchiando a titolo più basso... usi il 750 del cliente gli spieghi il tutto e lo marchi 585.

mi piace, interessante

magari poi và all'estero e viene accusta di falsa esportazione!

mah se noti nella prima foto dell'osso di seppia avevo fatto degli sfoghi (primo tentativo), mentre in quello finale no... non credo siano importantissimi perchè l'accoppiamento delle due metà di osso non è propriamente a tenuta stagna, non è un oyster ma una seppia [/quote
I canaletti di sfiato andrebbero comunque realizzati; molte fusioni in osso di seppia risultano incomplete proprio per l'assenza di questi ultimi in condizioni non ottimali per la colata, ad esempio se l'aria circostante è molto umida. Il canale di apporto deve essere scaldato con la fiamma mentre si versa il bagno che deve essere molto fluido (si può aggiungere allo stesso un pezzetto di zinco i di rame senza abbassare troppo il titolo). C'è anche un trucco per ottenere una maggiore "spinta" sulla colata: subito dopo aver colato il metallo fuso, si comprime il metallo ancora fuso con una patata tagliata a metà; il vapore che si sprigiona spinge ancora di più il metallo che aderisce perfettamente all'osso oramai calcinato. È una bellissima tecnica antica e affascinante che presenta però il limite di non consentire sottosquadri; si può ovviare a ciò, solo in parte, adottando la tecnica dei tre ossi.
Un saluto a tutti gli amici del Forum
Luca