Molto spesso guardando un antico orologio in un museo od in una mostra, si sentono dei commenti ammirati di qualcuno che dice : "ma come facevano ad eseguire lavori così con gli strumenti di quei tempi?". Ebbene ho pensato, sulla base di documenti dell'epoca, di scrivere brevi articoli che raccontano le procedure di fabbricazione.
Inizio con la fabbricazione dei pignoni, elemento essenziale in un orologio in quanto determinante per la sua precisione e, per la qualità dei materiali, anche per la durata del meccanismo.
La Francia di Luigi XV era tributaria di questo componente, sopratutto per la qualità dell'acciaio, nei confronti dell'Inghilterra che aveva trovato tecniche e processi per produrre acciaio della migliore qualità. Nel 1744 un artigiano d'origine inglese, William Blakey, dimostrò all'Accademia delle Scienze, con il suo procedimento di fabbricazione di poter fare a meno dei pignoni importati ma anche di poter risparmiare un terzo sul prezzo d'acquisto. Sorprendetemente Blakey ebbe anche il modo di essere utile non solo agli orologiai ma anche ai medici dell'epoca come potrà conoscere chi avrà la pazienza di leggere queste poche pagine.
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Vi auguro una buona lettura, buon solstizio d'inverno e Buon Natale.
Giuseppe

Grazie Giuseppe della tua nuova iniziativa che trovo molto interessante ed utile.

In effetti me lo sono chiesto e continuo a chiedermelo: come facevano, con i mezzi di una volta, a costruire con precisione i pezzi degli orologi, considerando anche le piccole dimensioni?
Grazie per il tuo contributo a chiarire le mie curiosità.

Ciao

Riccardo

Sempre preziosi i tuoi "suggerimenti". Grazie!

Grazie e

splendida iniziativa!... attendiamo con ansia l'uscita della serie completa....per deliziarci nella lettura e magari anche provare a cimentarci in qualche realizzazione per quel che possiamo!...GRAZIE!!!!!

Grazie super
Andrea