Queste pietre erano tra le cose di un orologiaio attivo nei primi 40 anni del novecento.
Sono punteggiate da pagliuzze dorate, che cosa sono, e come possono essere utilizzate in campo orologiero?
Non chiedetemi conferme perché io non lo so!

Che sia pietra pomice?

Forse servirebbe un geologo. Non credo che sia pirite, la quale dovrebbe essere in forma cristallina.

Giusto per una verifica: sono dure o si frantumano con facilità? se puoi staccarne un pezzettino piccolo (le dimensioni di un pisello) prova a immergerlo in un contenitore con dell'acqua per verificare se si scioglie liberando gas. Mi viene da pensare al carburo di calcio, che una volta veniva usato per produrre acetilene e che quindi potrebbe essere pertinente tra i materiali usati da un orologiaio per produrre una fiamma.

Se fosse carburo, attento a metterlo nell'acqua...la reazione è molto esotermica e non lo fare in un bicchiere, si spaccherà.

Esotermica non credo, però sviluppa gas acetilene che è molto infiammabile. Per questo ho suggerito di provare con un pezzettino (almeno ci si leva il dubbio...).

Si, si, Luporandagio, certo! Anch'io sono curioso!!
Credo sia anche esotermica, comunque non volevo allarmare nessuno , soltanto , se fa la prova è meglio avere un po' di precauzione.

Ho fatto la prova: è duro come un "sercio" (sasso), usando il linguaggio colto della capitale...

Forse usando un grosso martello riuscirei a frantumarla.

Molti anni fa il carburo era di uso comune per fare gas acetilene io avevo costruito
un gasometro per produrlo praticamente erano due tubi del diametro di 1 metro circa
uno scorreva dentro l'altro il primo esterno era chiuso nella parte inferiore ed aveva una camera
sigillata apribile dall'esterno per mettere il carburo poi veniva riempito di acqua e infilato il tubo
interno che era aperto sotto e chiuso sopra dove venivano messi dei pesi in base alla pressione
che dovevi usare per saldature ossiacetileniche quando si formava il gas il tubo interno saliva per
la pressione e l'alimentazione dell'aqua per il carburo veniva chiusa tramite un piombino esterno
collegato al tubo interno
quando la pressione diminuiva il tubo interno tramite i pesi scendeva, e sempre tramite il piombino
andava ad aprire l'acqua per alimentare il carburo, cosi fino a che non si consumava tutta la carica
del carburo avevi la produzionbe dell'acetilene in continuo e pronta all'uso, poi mi ricordo che i miei nonni
usavano una bicicletta che aveva il fanale ad acetilene e si usavano dei pezzettini di carburo,
altro uso da ragazzi si facevano saltare in aria le pentole, si metteva un pezzo di carburo con un po di acqua
e si copriva con una pentola di alluminio che aveva un forellino centrale quando si era formato il gas
una fiammella fissata su un bastone veniva avvicinata al foro e per lo scoppio la pentola saliva in aria
per 20/30 metri.

Ciao a tutti.

Luciano

Ricordi di altri tempi...immagina oggi un ragazzino che gioca con una pentola piena di gas altamente infiammabile! Oggi queste cose esistono solo nei videogame

Aggiungi anche l'uso che ne facevano i pescatori di frodo per costruire le bombe con cui uccidevano i pesci che dopo morti galleggiavano e venivano raccolti. Per fortuna questo scempio è finito.

noi , che eravamo dei dinamitardi, mettevamo anche lo zolfo. ne avevamo a volontà. non vi dico le botte che ne uscivano.
saluti enrico

Siete tutti anzianotti vedo ,mi ricordo oltre al carburo,si faceva una(composizione) ,di zolfo,pastiglie per la gola a base potassio e qualche altro che mi sfugge e poi...bummmmm bastardi dentro ,bei tempi
ciau,Piero.

Le pasticche si frantumavano col pestello e si aggiungeva lo zucchero...una bella fiammata di un paio di metri, menomale che avevamo i soffitti alti.